L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Il volume recupera e mette a confronto due tra i più saporosi esempi di poesia rusticale in vernacolo fiorentino (che trova un precedente illustre nella famosissima Nencia da Barberino): il Lamento di Cecco da Varlungo di Fiesolano Branducci – pseudonimo di Francesco Baldovini (Firenze, 1634-1716) – e il Lamento di Cecco da Verlungo in morte della Sandra di Clasio – alias Luigi Fiacchi (Scarperia di Firenze, 1754-1825), considerato l’ultimo grande epigono del Baldovini. Composti a distanza di quasi un secolo e mezzo – intorno al 1661 l’uno, nel 1804 l’altro –, i due componimenti sviluppano, rispettivamente in 40 e in 29 ottave, il lamento-monologo del pastore Cecco vinto d’amore per la bella Sandra. Ma se comune può dirsi l’argomento, diversa è poi la trattazione: nel primo Lamento infatti, Cecco è l’amante respinto, il quale, di fronte al rifiuto di Sansa, prima medita l’omicidio del rivale Nencio, poi risolve d’uccidersi; nel secondo, invece, Cecco approda ugualmente alla tragica risoluzione, ma in seguito alla morte improvvisa dell’amata. In entrambi, però, ancora comune è l’epilogo, dove, una sola bruciante ottava finale sigilla l’accorato addio al mondo e alle cose terrene in un imprevedibile quanto beffardo scioglimento a sorpresa. L’edizione – condotta sul manoscritto originale per il testo del Baldovini, sulla prima sortita a stampa per quello del Fiacchi – è completata in Appendice dalla Novella del prete da Varlungo tratta dall’ottava giornata del Decameron, antica e ben dissimulata fonte letteraria per entrambi i poeti.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore