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Anno edizione: 2018
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Nelle splendide parole della traduttrice Laura Angeloni ci si può già innamorare di Nami: "..ci sono giorni in cui vai avanti a tradurre fino a notte fonda, perché non puoi addormentarti prima di averlo portato in salvo, almeno per ora, almeno per un po'." Nami vive coi nonni nel Villaggio di Boros in una casa dipinta di azzurro col soffitto bianco, un buco sul tetto e la vista sul lago. Tra le assi del pavimento vivono dei piccoli serpenti innocui a cui la nonna lascia del latte in una ciotola perché dice che averli in casa porta fortuna. Lì accanto ci sono un allevamento di storioni e una fabbrica di pesce, un chiosco con le aringhe ed uno con i semi di girasole e d'estate arriva anche il venditore di zucchero filato. Gli unici ricordi che Nami ha di sua madre sono il suono della sua voce, la sua mano sulla fronte, i triangoli di un bikini rosso ed un vestito verde azzurro di una domenica trascorsa al lago. Il suo posto preferito è la pancia della nonna su cui addormentarsi mentre lei gli racconta favole sullo Spirito del Lago e sui guerrieri dell'Orda d'oro. Dopo la perdita dei Nonni ha inizio un doloroso percorso di crescita che non gli concederà nessuna tregua e che lo porterà non solo sulle tracce di sé stesso ma anche delle sue origini, tra lavori faticosi, incontri determinanti, una pepsi con la cannuccia, un cappotto usato e una prostituta al Bordello Sinfonia. Nami comprenderà, col tempo, che le nostre azioni, così come la fuga, hanno sempre un peso ed un prezzo da pagare e sentirà il bisogno di tornare e di immergersi nel Lago il cui fondale ed il cui Spirito hanno ancora molte verità e segreti da restituirgli e da sussurrare.
Un racconto sospeso nel tempo, in un Paese dell'Est tra sogno e realtà. Il protagonista, Nami, è un capolavoro di dolcezza. Un viaggio, il viaggio che tutti noi compiamo dentro noi stesso, ma tanto più difficile quanto più la vita si presenta dura. Le tappe, si sa, sono quelle: Uovo, Larva, Crisalide... E imago, per conoscere le proprie radici, per imparare ad accettarle.
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