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"Lady Bird dice sempre che abita al di là dei binari. Io pensavo fosse una metafora e invece vive davvero vicino alla ferrovia."
«Lady Bird è uno sguardo commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci definiscono e l'ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato casa » – Il messaggero
Christine McPherson è di Sacramento ed è un'ambiziosa liceale all'ultimo anno. Sogna un'esistenza diversa in una città della costa orientale tra i grattacieli, i college e la cultura cosmopolita. Per essere accettata in un college, però, deve accumulare anche alcuni crediti extracurriculari, così decide di entrare a far parte di un club di teatro. Questa esperienza porta nuova energia alla sua vita sociale e a quella privata, segnata da una madre ipercritica e da un padre rimasto da poco senza lavoro.Premi
Golden Globe 2018: Miglior film commedia o musicale - Migliore attrice in un film commedia o musicale a Saoirse Ronan
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Una pellicola che non riesce a emozionare né a coinvolgere davvero. La protagonista è inutilmente sopra le righe, non ne emerge una personalità degna di nota, così come non risulta davvero approfondita la relazione conflittuale con la madre. Il ritratto di un'adolescenza meschina, non particolarmente inquieta.
La storia un po' malinconica di un'adolescente che si rende forse troppo presto conto di come sia difficile avere una personalità sopra le righe, quando tutto intorno a te è pressoché omologato. Lady Bird è il nome con il quale si fa chiamare la protagonista di questa storia, rimproverando chiunque si permetta di rivolgersi a lei con il suo nome di battesimo. In questo piccolo ma strategico messaggio, sta la tenacia di Lady Bird, il suo tentativo di soffocare la sensazione di inadeguatezza che la fa sentire "diversa", "sbagliata", vittima solo della sua mente brillante. Una malinconica guerra contro tutti e nessuno, alla ricerca di un'identità propria e quel senso di appartenenza, corre verso quella possibilità di essere artefice della sua vita, padrona del suo destino. I classici temi adolescenziali, non ci piove, ma ad avermi colpito è la peculiarità di questa ragazza: la tristezza non ha mai la meglio, la sua dolcezza, spontaneità perfettamente mischiata a caparbietà e fierezza. Un sorriso, una lacrima, un film davvero coinvolgente. Consiglio!
L'attrice irlandese Saoirse Rohan è divertente con uno strano senso dell'umorismo che delizia e diverte. Ladybird di Greta Gerwig è diretto con il tocco giusto per coinvolgere completamente il pubblico
Recensioni
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Un'opera generazionale e universale, capace di comunicare al di là delle barriere culturali
Trama
Christine McPherson è di Sacramento ed è un'ambiziosa liceale all'ultimo anno. Sogna un'esistenza diversa in una città della costa orientale tra i grattacieli, i college e la cultura cosmopolita. Per essere accettata in un college, però, deve accumulare anche alcuni crediti extracurriculari, così decide di entrare a far parte di un club di teatro. Questa esperienza porta nuova energia alla sua vita sociale e a quella privata, segnata da una madre ipercritica e da un padre rimasto da poco senza lavoro.
Lady Bird è stato per un po’ il film meglio recensito di sempre su Rotten Tomatoes, l’aggregatore di review tra i più seguiti del web. Poi un critico gli ha dato un voto basso (no comment) e il 100% di gradimento è diventato “solo” 99%.
Poco male, perché nel frattempo sono arrivate 5 nomination agli Oscar, tra cui quelle per miglior film e miglior regia. E Greta Gerwig (quella di Frances Ha), uno dei volti-simbolo del cinema indie americano, è diventata la quinta donna della storia a essere candidata nella categoria. Certo, ha contro il gotha della cinematografia, Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson, un amatissimo outsider come Guillermo del Toro e un altro sorprendente esordio alla regia, quello di Jordan Peele. Ma Lady Bird è un piccolo gioiello, vedremo come andrà.
C’è qualcosa di dolce e meravigliosamente strambo in questo racconto di formazione semi-autobiografico, che è insieme una dichiarazione d’amore dell’attrice e sceneggiatrice alla città in cui è cresciuta, Sacramento in California, e un ritratto dolce amaro del rapporto madre-figlia, pieno di ironia e di dramma. E per dramma intendiamo che, dopo un litigio con la mamma, la figlia si butta da una macchina in corsa.
Perché il film è (quasi) tutto lì, nella potenza della relazione tra l’adolescente Christine, che vuole essere ostinatamente chiamata “Lady Bird”, e Marion, una relazione fatta di scontri duri, così duri che a volte sono difficili da guardare, ma anche di momenti divertenti e tenerissimi. Una delle migliori prospettive sull’adolescenza che il cinema propone da anni. Con i dubbi sulla scelta del futuro, le amicizie, quelle che durano il tempo di una serata e quelle che sono per sempre. E naturalmente gli amori, impersonati da due facce giustissime come Lucas Hedges, nominato nel 2017 da non protagonista per Manchester by the sea, e Timothée Chalamet, candidato quest’anno all’Oscar per il miglior attore grazie a Chiamami col tuo nome.
Ormai ogni volta che appare sul grande schermo, Saoirse Ronan, 23 anni e 3 nomination (le altre due per Espiazione e Brooklyn), rischia di portarsi a casa una statuetta. E con Laurie Metcalf, che poi è anche la mamma di Sheldon Cooper in The Big Bang Theory, l’incastro è perfetto. Sì, c’era bisogno di Greta Gerwig, del suo stile fresco e vivace, del suo humor pungente e pieno di grazia. Come le sue attrici.
di Benedetta Bragadini
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