Il volume propone una lettura integrale e contestuale dei quattro documenti giuridici redatti nel principato di Capua tra il 960 e il 963, indicati come placiti (o giudicati) campani (o cassinesi, perché conservati nell'Archivio della Badia di Montecassino) e celebri poiché contengono formule di giuramento nel volgare locale, le quali sono le più antiche attestazioni datate e conservate in originale non solo dell'italiano, ma dell'intero dominio linguistico romanzo. Dei quattro giudicati si ricostruiscono l'ambiente e lo sfondo storico, i caratteri giuridici e l'entità dei beni fondiari contesi. Sulla base di tali accertamenti si propone, in seguito, una lettura linguistica in larga parte innovativa.)
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