Worldream nasce nel 1990 per iniziativa del pianista Federico Laterza come laboratorio di ricerca delle radici comuni dell’improvvisazione. Fondamentale alla realizzazione di quest’ambito sonoro il sodalizio con Sanjay Kansa Banik, maestro di tabla, strumento principe della musica classica indiana la cui sezione ritmica condivide con il percussionismo influenzato dalla musica meodiorientale ed africana di Giovanni Lo Cascio. i flauti indiani ‘bansuri’ e il lirismo mediterraneo dei sax di Paolo Innarella, il solido ‘timing’ del contrabbassista Stefano Cesare, le chitarre di Lutte Berg che incontrano i Worldream senza nulla risparmiare della vocazione all’esplorazione confermata dal musicista svedese in anni di militanza in sfere musicali ’ trasversali’. In questa avventura fatta di materiale frutto di ‘interplay’ estemporaneo quanto di composizioni basate su moduli ritmici appartenenti alla tradizione classica indiana si incontrano paesaggi sonori solo apparentemente distanti , non semplicemente sovrapposti ma compenetrati fino a diventare linguaggio che non ha bisogno di dizionari e grammatiche. Worldream esplora strutture ritmiche tipiche della tradizione musicale classica indiana, in un contesto musicale che non vuole porsi confini, come nei brani ‘Journey to Amarnath’ e ‘Local Times’ ( 7/4 ) e ‘Babusan ‘ ( 11/8 ) avvalendosi anche della fusione timbrica tra strumenti propri del linguaggio del jazz e strumenti appartenenti alle tradizioni musicali orientali. Possiamo infatti ascoltare Pankaj Misra al sarangi ( strumento ad arco appartenente alla tradizione classica indiana,) nonché Suddhashil Chatterjee al santoor, strumento originario della regione del Kashmir nonché Pejman Tadayon all’oud, tar ed al saz, strumenti della tradizione classi ca persiana. A questi strumenti aggiungiamo l’harmonium indiano suonato da Federico Laterza, il bouzuki di Lutte Berg, i flauti bansoori di Paolo Innarella, e ovviamente le tabla di Sanjay Kansa Banik, uno dei più apprezzati maestri di questo strumento a percussione che esprime più di ogni altro la scienza del ritmo nella tradizione indiana.
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