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Volume obbligatorio per chiunque voglia scoprire i caratteri di base dell'islam pur non avendo conoscenze di base. Il libro si compone di un intervento parlamentare alla Camera che l'On. Caetani - nel 1911 deputato di parte radicale oltre che storico orientalista autodidatta - tenne giudicando negativamente gli sforzi coloniali italiani in Libia e di due saggi. Nel primo l'autore spiega il modo in cui l'Occidente cristiano ha visto, interpretato, considerato l'islam nel corso dei secoli; nel secondo scende nei particolari delle differenze fra islam e cristianesimo argomentandone l'incompatibilità definitiva e insanabile. In sintesi: più che l’opera cosciente del Profeta e guerriero Maometto e dei suoi primi sostenitori, più che l’assillo dei bisogni di cibo e bottino e l’abilità dimostrata sui campi di battaglia ciò che rese l’islam così forte ovunque esso giunse fu la sua capacità di incorporare l’istinto di conservazione orientale con i propri caratteri culturali e spirituali, psicologici e morali che mai si riconobbero pienamente nel Cristianesimo. Nel corso della storia le influenze vi furono da ambo le parti, talora i contrasti parvero sopìti ma il conflitto spirituale ha sempre reso impossibile la compenetrazione durevole di sentimenti con i popoli d’Asia e dell’Africa del Nord. A sancire questa distanza definitiva fu il Cristianesimo che nacque dalla fusione di varie fedi orientali tra loro congiunte con l’anima occidentale e volle poi tornare nello stesso Oriente da cui era partito per dominare in campo spirituale, così come già faceva l’Impero in campo politico, economico e amministrativo; ma vi giunse trasfigurato, e irriconoscibile. Si era imbevuto di logica, filosofia, sentimenti e diritto occidentale e non solo era privo di mordente nei confronti di civiltà per le quali l’esperienza religiosa aveva una compagine morale totalmente diversa ma intimava terrore, perché questa compagine la poteva sciogliere come un acido.
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