L'irresistibile eredità di Wilberforce

completamente delusa rispetto alle recensioni lette. la storia di un alcolizzato e le sue sbronze, noioso

Questo libro è stato una sorpresa. Avevo iniziato la lettura credendolo un libro votato all'ironia come alcune precedenti opere dell'autore ma invece con l'avanzare delle pagine la tragedia prendeva piede, raccontando la discesa del protagonista verso l'alcolismo e l'autodistruzione. Il metodo di narrazione quasi alternando i suoi ricordi di come siano andate le cose con il reale svolgimento dei fatti getta poi una luce ancora più crudele sul suo degrado fisico e morale. Davvero consigliato.

L'irresistibile eredità di Wilberforce è un romanzo dalla struttura particolare, con la storia narrata divisa in 4 capitoli che vanno a ritroso nel tempo: si comincia dal finale, con quella che è anche la parte più affascinante del libro, e si conclude dove tutto e cominciato. La storia è quella di un uomo, della sua solitudine e della sua passione per i vini, che diventerà presto un'ossessione. Si rimane spiazzati, andando avanti (o meglio, indietro) con la lettura quando si scopre che il protagonista ha solo 37 anni, mentre dalle parole del primo capitolo ne dimostrava quasi il doppio. Purtroppo l'interesse scema nella seconda parte del libro, che a mio parere si disperde un po', e forse la decisione di narrare la storia a ritroso ha qualche controindicazione. Il libro fornisce interrogativi su quali siano le occasioni che capitano nella vita ad un uomo di cambiare radicalmente la propria vita, e di influenzare quella degli altri, con la metafora del vino e della sterminata cantina di cui il protagonista si trova in possesso ad un certo punto, che ho trovato abbastanza interessante. Mi diverte il fatto che alla fine della storia lo scrittore ringrazi un esperto di vini per gli scritti e le descrizioni a proposito di quelle marche molto pregiate e costose che non ha avuto l'opportunità di provare personalmente, ho letto su un forum di degustatori di vini che si sentivano un po' presi in giro per questo! Quello che importa è che a me durante la lettura Torday sia riuscito a farmi credere di averli bevuti tutti, e questo in qualche modo mi basta.