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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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Sin dalle sue battute iniziali, il romanzo rivela di sé il carattere di una prosa tutt’altro che priva di ritmo, e anzi percorsa da una duplice musicalità: la prima, più strettamente legata al testo e alla sua impalcatura fatta di “tutti” e “cadenze”, deriva dallo spiegarsi fonico e semantico dei periodi che si susseguono secondo un abile fraseggio; l’altra, invece, emerge dai continui rimandi a brani di musica colta, colonna sonora delle vicende rievocate dal dialogare dell’autore con le sue interlocutrici, in un intrecciarsi di sacro e profano da cui risulta un vicendevole e nobilitante asservimento, alimentato da un costante scambio tra menti accordate sulle frequenze di uno stesso, personale, umano diapason. Sembrerebbe chiaro il quadro che ne risulta del cinico uomo dal «cuore marmoreo», dagli occhi diafani e penetranti eppure impenetrabili, capace di immergersi, per scandagliarla e interpretarla come mai altri, nella psiche delle donne che popolano queste pagine, e ai cui occhi risulta, perciò, detestabile e al contempo irresistibile. Ma ecco che l’ultimo dialogo apre a uno scenario inatteso, uno spiraglio di affettività finora celata, che ci fa avvertire – ancora una volta – l’inafferrabilità e la vivacità di uno spirito eletto ed eclettico, votato alla ribellione a una non più aurea mediocritas che si esplica nel vivificante e galvanizzante rifiuto di qualsivoglia forma, la stessa che imprigiona le interlocutrici di questo romanzo in una “vita” che non si riconosce come propria. È grazie all’autore, dunque, che ri-scopriamo, insieme con le sei protagoniste, il coraggio e il liberante piacere del disvelamento di sé, del riconoscere e dell’accogliere “l’altro da sé”, del praticare uno squarcio nel velo di Maya e affrontare lo specchio che ora – non più caleidoscopio – epifanizza e non distorce; è un memento vivere che ci dice che «la forma e il fine dell’uomo non vengono murati finché pulsa il suo cuore», perché «ogni forma è una morte, conoscersi è morire».
Un libro colto nel quale si scandaglia con sapienza l'amore incondizionato attraverso l'intensità di un dialogo raffinato con sei donne tanto diverse quanto accomunate da uno stesso desiderio di ricerca identitaria. Elia Carsen cattura il lettore che resta attratto dall'incedere dell'analisi introspettiva mediata dall'inquieta ricerca di un equilibrio fondato sul piacere totalizzante. Le anime così messe a nudo nel conflitto tra realtà e apparenza sono suggellate in un romanzo avvincente che si legge tutto d'un fiato.
Emozioni intense espresse attraverso dialoghi colti e sensuali tra l’autore e sei interlocutrici. Sei donne complesse e differenti accomunate dal bisogno di essere amate, comprese e, allo stesso tempo, smascherate dall’unico uomo che possa essere in grado di elevarle e salvarle dal proprio Io represso. Un uomo capace di fare emergere sinfonie delicate e impetuose dalla loro anima, con incredibile lucidità e profondità. L’autore analizza attentamente la personalità delle sue interlocutrici, evidenziando, anche con una buona dose di cinismo, caratteristiche spesso ignorate dalle stesse protagoniste. Le sei donne appaiono intimorite ed estremamente vulnerabili di fronte a tale capacità. Esse assumo spesso atteggiamenti contraddittori, avendo compreso, per la prima volta, di non aver vissuto davvero e di essersi sempre celate dietro maschere socialmente accettabili ma assolutamente inadeguate per dare libera espressione al proprio Io. La metafora dello specchio appare estremamente evocativa: l’autore si specchia nelle sue interlocutrici e, allo stesso tempo, permette loro di riflettersi in lui, come montagne in un lago. L’uomo che riesce a leggere le parole nascoste nella parte più intima dell’anima delle sue donne, in realtà, svela se stesso, con eleganza, intelligenza e stravaganza. Un uomo che si nutre del proprio intelletto e che ricerca incessantemente stimoli nell’intelletto altrui, spingendosi oltre le opprimenti sovrastrutture dominanti. Il lettore è travolto dall’intensità e dalla raffinatezza culturale di cui è dotato l’autore. Ogni donna, rischiarata dalla ragione valutante, riesce, dopotutto, a riconoscere se stessa nelle sfaccettature ben delineate delle sei protagoniste.
Recensioni
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