L'unico modo per sopravvivere è aspettarsi ogni eventualità
«Il mio romanzo si svolge in Guatemala nel 2009, e prende spunto dal famigerato caso Rodrigo Rosenberg per affrontare i temi dell'amore, del tradimento, dell'arroganza e della violenza del potere nella terra in cui sono nato.» - David Unger
La bellezza di vivere in un Paese corrotto è che le prove dei delitti possono svanire come fumo nell'aria. La scarsità di risorse crea una società in cui la verità di qualsiasi situazione può variare in modo anche paradossale, e pochissime persone ci faranno caso. Succede in continuazione.
Guatemala, anni Settanta. Guillermo Rosensweig è un giovane benestante, esponente della borghesia di Città del Guatemala. Destinato a ereditare il negozio del padre, Guillermo sente di volere qualcosa di più della vita di un commerciante, e dopo un'adolescenza passata tra viaggi, sesso e dissipatezze, si laurea in legge e diventa un brillante e ricco avvocato. Ispirato alla storia vera di Rodrigo Rosenberg, l'avvocato che nel 2009 fece in modo che dopo la sua morte venisse pubblicato un video su YouTube in cui denunciava i suoi assassini, Io sono già morto è un romanzo dalle molte sfaccettature, coinvolgente fin dalle primissime battute, in cui a un ritmo impetuoso si alternano l'affresco storico di un già remoto passato prossimo, l'accurata rappresentazione psicologica dei protagonisti, un noir magistrale, e un finale tanto inaspettato quanto convincente. Nel corso della narrazione colpa, deriva e redenzione arrivano quasi per caso, e il protagonista, costantemente in balia delle proprie pulsioni più basse, il sesso e l'alcol su tutte, continuerà a destreggiarsi, finché una forte passione lo farà approdare a una vera dignità, quando non addirittura a una vera libertà, al termine di un inevitabile e devastante naufragio.
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