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Io, prima persona plurale
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Nel 2015 il destino di Viola viene stabilito da un algoritmo e, come il suo, quello di altre migliaia di vite. Insegnanti disperati costretti a emigrare come esuli in giro per l’Italia. Chi viene trasferito da Sud a Nord, dalle Isole al Centro, con l’unica promessa di una cattedra tanto ambita quanto promessa. Incastrata dal meccanismo ingiusto e forfettario, Viola è costretta a trasferirsi a Milano, lasciando la sua Salerno e il suo “bambino sempre seduto”. Lei, che vivrebbe di musica, arte e letteratura, si ritrova a insegnare materie scientifiche a bambini altolocati, in un collegio in cui non è affatto la benvenuta. A consolarla trova soltanto il sorriso mai richiesto del vecchio rettore del collegio, Giorgio. La compagnia di Cecilia, un’esule come lei, adottata da Milano da vent’anni. Ma soprattutto Vincent, l’artista di strada che suona la sua arpa ogni sera di fronte il Duomo. Quando i loro occhi si incontreranno, Viola si ritroverà a dover scegliere se fuggire o lasciarsi ammaliare. "Io, prima persona plurale", è una storia commovente, emozionante e profondamente reale. Da leggere senza protezioni, ridendo e piangendo insieme alla protagonista.
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Autore:
Editore:
Anno edizione:
2021
In commercio dal:
1 ottobre 2021
Pagine:
301 p., Brossura
EAN:
9788855466950
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Teresa
14 luglio 2022
Da Maestra a ...Maestra
Viola, una donna, un'amante, una maestra, un' artista, un'educatrice....triste ma felice, riflessiva ma piena di amore, inquieta ma esploratrice, profonda, acuta, sincera,precisa. Grazie per aver donato ai tuoi lettori, attraverso parole chiare, sublimi ed autentiche, momenti della vita di un docente.. Attimi di amore, di sacrificio, di impegno, di dinamismo...ma anche di solitudine, timore,paura, insoddisfazione, Un turbinio di emozioni e sensazioni che la vita ci offre e che sta a noi accogliere per arricchirsi e arricchire chi ci è accanto. Grazie per avermi fatto passare ore piacevoli, di riflessione, di giubilo, di nostalgia, di stupore. Libro da leggere assolutamente...anche in compagnia dei propri alunni, colleghi o familiari. GRAZIE Viola....grazie Patrizia D'Errico! Fortunati i tuoi alunni e i tuoi colleghi.
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Assunta
27 giugno 2022
E la Vita trova sempre un modo
Una storia privata, ma anche la storia di tante “piccole vite… compresse in una piccola valigia”. Una valigia che però non impedirà alla protagonista, Viola, di scendere in campo e lottare. Fin dalle prime righe ti trovi immerso in un’atmosfera inquieta. Avverti una strana apprensione. Trattieni il respiro, il cuore batte, duole. Non capisci perché accade, ma accade, ed è una sensazione fisica. Cammini in punta di piedi. Sta per accadere qualcosa di atteso, temuto, ma ineluttabile. Niente potrà essere come prima. La vita ne sarà sconvolta. E il dolore che provocherà è un dolore che devasta. Un dolore privato, eppure un dolore che riguarda tanti, forse ognuno. Lo comprendi man mano che ti addentri nella scrittura, pulita, immediata, a volte preziosa e ricercata, che ti porta in un tempo fuori dal tempo. Quel dolore continua a mostrarsi: ti arriva attraverso i luoghi; mentre conosci Giulio, Cecilia, Vincent, il Rettore. Lo senti. E’ sempre lì. Sotto i tuoi occhi, che scorrono le righe. Ma soprattutto lo senti nel cuore che continua a far male. Eppure, nonostante tutto, e a dispetto di se stessa, Viola ce la fa. Riesce a trovare la forza di lottare e combattere. E con la forza la speranza e l’Amore. Viola rinasce: il suo trolley si trasforma in farfalla, finalmente libera di volare e tornare padrona della sua vita, del suo tempo. Un romanzo che apre il cuore e la mente. Assolutamente consigliato a tutti. Andrebbe messo a disposizione nella Sala Docenti di tutte le Scuole di ogni ordine e grado. Bentornata a casa Viola
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Marianna
14 maggio 2022
Viola vive
Un romanzo in cui ti immergi e ti fa riscoprire la bellezza della lettura. Un viaggio nelle emozioni per chi riesce a immedesimarsi in ogni singola sfaccettatura della storia. Un bellissimo regalo da fare a se stessi e agli altri. Da non perdere...Una scrittura scorrevole, immediata ed emozionante quella di Patrizia! Un bel libro, di quelli che ti tornano in mente anche una volta terminati. La D’Errico ha messo tutta se stessa in Viola. C'è amore e dolore, c'è compassione, crescita, calore e colore. Nella protagonista c'è un antitesi molto forte che regge però altrettanto bene: sicurezza riguardo l’affetto del nipote e allo stesso tempo insicurezza sul lavoro; il trasferimento a Milano metterà in discussione tutte le certezze e sconvolgerà il suo mondo, eppure tutto ciò sarà solo occasione di crescita. Una donna umana, fragile e dura, vulnerabile ma anche grezzo diamante da tornire. Viola non sfigura, Viola vive.
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