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Ambientato tra Londra, Los Angeles, la Grecia, Monaco e Parigi, un ritratto immaginario di Billy Wilder visto con gli occhi di una giovane donna ingaggiata per lavorare sul set del suo penultimo film, Fedora.
«Dramma, sfrenato talento, gusto per la battuta: Billy Wilder non ha bisogno di abbellimenti per diventare un personaggio da romanzo» - Mariarosa Mancuso, Robinson
«Una lettera d’amore al cinema» -The Guardian
Calista Frangopoulos è una donna sposata di cinquantasette anni, con due figlie in procinto di lasciare casa. Francesca, la grande, andrà a fare l'università negli Stati Uniti e Arlene, la piccola, è stata presa per l'anno successivo a Oxford. Dopo aver lasciato Francesca all'aeroporto, Calista ricorda quando lei stessa era stata in America per tre settimane nel 1976 e l'incontro casuale che le aveva segnato l'esistenza, quando una sera a Los Angeles, con la sua amica Gill, si era ritrovata a tavola con Billy Wilder, senza sapere chi fosse. Un'occasione fortuita che un anno dopo l'aveva portata a lavorare come interprete dal greco sul set del penultimo film di Wilder, Fedora, che avrebbe determinato la sua scelta di diventare compositrice di colonne sonore e che, molti anni dopo, le avrebbe permesso di maturare una decisione importante con la leggerezza del finale di A qualcuno piace caldo: "Why not?". Già, perché no? La vita è grande. Billy Wilder è Hollywood, la celebrità, il genio, ma anche il Novecento, il nazismo, la Shoah, la fuga di tanti verso l'America, è una potente ossessione che permette a Jonathan Coe di scrivere un romanzo bellissimo e complesso, nelle cui pagine scorre con forza una vena di nostalgia: la nostalgia degli anni che passano, delle cose che si lasciano, di quello che siamo stati e non siamo più. E, soprattutto, di ciò che possiamo ancora dare e di cui nessuno sembra avere più bisogno.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Forse qualcuno si aspetta un racconto per l'appunto alla "Billy Wilder" ,ma non è così. Questo è un libro che si scopre poco alla volta. Il lato umano dei personaggi e della storia stessa,viene a galla davvero pagina dopo pagina fino a farvi rendere conto che quello che state leggendo è un romanzo dolcissimo e delicato che vi farà commuovere. L'avreste mai detto? Io no..ed è questa scoperta che mi ha fatto apprezzare ancor di più questo bellissimo racconto di vita.
Omaggio ad uno dei più grandi registi hollywoodiani a cui va il merito di aver lasciato un' impronta indelebile nella storia del cinema. Libro, quindi, per appassionati ma non solo, perlomeno nelle intenzioni dell'autore. Non è comunque molto chiaro se il racconto scaturisce da fonti attendibili, se è una sua interpretazione personale o entrambe le cose. Inizia in maniera piuttosto intrigante, con un incontro casuale in un elegante ristorante di Los Angeles tra la protagonista e Billy Wilder per poi svilupparsi nell'arco di tempo necessario per portare a compimento "Fedora", una delle ultime opere del regista. Purtroppo le intenzioni dell'autore si fanno via via più confuse con l'inserimento di personaggi di contorno ed aneddoti non proprio in tema fino a sfociare in una noiosa pseudo-sceneggiatura improvvisata da Wilder per raccontare la sua esperienza con la "shoah". Peccato per un inizio promettente, irrimediabilmente sciupato da una evoluzione nebulosa e arzigogolata.
Libro interessante che ha come protagonista il regista Billy Wilder e la realizzazione di uno dei sou ultimi film, Fedora. Bel punto di vista sul tema della realizzazione del film. Scrittua semplice ma che rende la lettura scorrevole e piacevole
Recensioni
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