Nora ha avuto un incidente, ma non ricorda nulla. Si è risvegliata in ospedale. E il suo primo pensiero è: «Che cosa ho fatto?»
«Oscuro, intenso, coinvolgente. Una volta entrati nella villa dell'Invito, Ruth Ware non vi lascerà più uscire... fino all'ultima riga.» - Wulf Dorn
«Ruth Ware ha scritto un thriller mozzafiato che ti continua a risuonare nella testa e a soffiarti il suo alito gelido sul viso.» - Peter Straub
Dieci anni cambiano una persona. A dieci anni dalla fine del liceo Nora ne ha fatta di strada: è una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro nel suo monolocale dell'East End londinese, dalle tazze di caffè e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta più nulla, nemmeno il nomignolo di allora, Lee. Tutti possono avere mille buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per troncare con il passato, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo. Eppure, quando riceve l'invito all'addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo senso di colpa. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici, e di colpo si trova catapultata indietro nel tempo di dieci anni, in quel passato che ha meticolosamente cercato di cancellare. E capisce di aver commesso il peggior errore della sua vita. )
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