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Nella tradizione del pensiero occidentale, la conoscenza è stata a lungo concepita come rispecchiamento neutrale della realtà oggettiva. A partire da Francis Bacon e Galilei fino al positivismo e al neo-empirismo attuale, il modello logico-matematico della scienza ha costituito la base dello sviluppo tecnologico che caratterizza la modernità.Con Vico e con lo storicismo tedesco è andata tuttavia progressivamente affermandosi la consapevolezza dei condizionamenti storico-sociali cui sono sottoposte tutte le forme di sapere. Marx, Freud e Nietzsche hanno posto le premesse della sociologia della conoscenza come disciplina che studia, appunto, le interrelazioni reciproche tra strutture sociali e processi cognitivi. Grazie ai contributi teorici di autori diversi come Weber, Mannheim, Simmel, Scheler, fino a Wittgenstein e a Bloor, la nostra concezione della funzione conoscitiva si è oggi radicalmente trasformata. Persino la scienza, applicando a se stessa il proprio metodo critico, è venuta riconoscendo che i suoi presupposti sono sempre condizionati da interessi e punti di vista derivanti dalla concreta esperienza storico-sociale.Questa introduzione espone con grande originalità e chiarezza le principali teorie sociologiche della conoscenza e i nodi problematici da esse attualmente sollevati: si tratta, quindi, di una guida indispensabile per quanti desiderano orientarsi nel complesso mondo della cultura contemporanea.
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Questa lettura permette di ripercorrere in modo ordinato e armonico l’evoluzione delle prospettive teoriche della sociologia della conoscenza. Lo studio infatti unisce la dimensione specifica della sociologia della conoscenza, su cui si concentra Crespi nel capitolo più ampio del volume, con adeguati riferimenti a passaggi storico-filosofici e epistemologici, su cui si sofferma invece Fornari. Ne risulta una trattazione che riesce a sintetizzare efficacemente questioni e dibattiti anche da un punto di vista critico( sebbene in ambito di posizioni critiche verso la sociologia della conoscenza, sarebbe forse stato interessante considerare anche l’ottica di uno dei massimi esponenti delle scienze sociali del Novecento, Hayek). Crespi peraltro può essere considerato uno dei maggiori sociologi teorici italiani( il suo celebre manuale Le vie della sociologia, edito dal Mulino e più volte ristampato, ha formato generazioni di studenti) e questo suo contributo in collaborazione con Fornari sicuramente si lascia apprezzare non solo da coloro che si dedicano alla sociologia della conoscenza, ma anche da quanti in generale seguono la teoria sociologica e la storia della filosofia soprattutto moderna e contemporanea. Ho acquistato il volume approfittando di promozione outlet al 50 per cento di sconto su IBS, ma, in definitiva, è davvero un libro che, nel suo ambito, è opportuno avere nella propria biblioteca, anche perché da quando, a livello accademico, la sociologia della conoscenza è stata fatta spesso confluire in una più ampia sociologia dei processi culturali, ovviamente è divenuto meno agevole trovare manuali specifici che si occupano esclusivamente di essa.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Si tratta di un testo che ripercorre le tappe della sociologia della conoscenza, ricollegandole al pensiero classico. Nella prima parte viene esposto il pensiero dei principali filosofi che hanno influenzato la sociologia della conoscenza; la seconda riporta le concezioni di coloro che sono considerati i precursori di tale scienza: Marx, Nietzsche, Freud. La parte terza è il nucleo centrale del libro, in cui vengono trattate le diverse correnti della sociologia della conoscenza: dalla tradizione positivista (Durkheim e Pareto), ai principali rappresentanti dello storicismo tedesco, Weber, Simmel e ancora Scheler, Mannheim, sino alla scuola di Francoforte e ad Habermas. L’ultima parte è infine dedicata a una parente giovane della sociologia della conoscenza, la sociologia della scienza. Filo conduttore del libro è l’idea che dal pensiero positivista della tradizione occidentale, che considerava la conoscenza, scientifica e non, come autonoma dalla realtà sociale, si sia passati a una concezione degli autori classici che vede la conoscenza e la realtà sociale influenzarsi reciprocamente, per arrivare ad autori contemporanei secondo i quali elementi cognitivi e agire pratico sono intimamente connessi. Tale consapevolezza trova oggi spazio anche nella scienza e nella sociologia della scienza. Sonia Bertolini
scheda di Bertolini, S. L'Indice del 1999, n. 03
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