L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il manuale di Boniolo e Vidali presenta indubbiamente molti meriti, in particolare quello di coniugare l'approccio storico e quello tematico, mantenendo in ogni caso un ottimo livello di informazione, precisione e leggibilità. Peccato che, rispetto all'introvabile e più ampia Filosofia della scienza del 1999 siano sparite le utilissime sintesi di logica, uno strumento ancora indispensabile (anche se non sufficiente) per chi si occupi di filosofia della scienza. La Mondadori avrebbe fatto bene ad avere più coraggio e a riproporre integralmente quell'opera, più completa, compatta, graduale e utile. Oggi si stampa di tutto, anche di qualità mediocre: il prevalere del metro quantitativo, che spinge a "sforbiciare" i testi voluminosi, ma ben fatti, è un dazio che la virtù paga al vizio!
Ottimo lavoro di sintesi del dibattito epistemologico contemporaneo con una rilevante e matura sintesi del dibattito sulla rilevanza della metafisica nella costruzione della ipotesi scientifica, risolta con magistrale sintesi forse più ontologistica che gnoseologica, ma su un piano conferente in senso logicista e cioè nel senso della tradizione razionalista, la sola in grado di esaurire la cognizione dello sfondo culturale complessivo del problema. In particolare, la gnoseologia popperiana sulla falsificabilità come criterio di demarcazione e non di significanza, è ben esposta. L'analisi dell'isomorfismo fra logica e realtà nell'ambito della teoria sulla validità scientifica della spiegazione razionale, induce necessariamente ad una teoria del linguaggio scientifico e, benchè il saggio non tratti specificamente una teoria psicopedagogica della intelligenza, nondimeno costituisce il viatico di una critica radicale dei linguaggi incongrui alla spiegazione scientificamente valida. Ed in primo luogo alla crisi della matematica come linguaggio scientifico considerata a vari livelli e da vari autori o un linguaggio surrogato pienamente dalla iconica computazionale (Parisi)o un residuo storico obsoleto per la ricerca scientifica (Wolfram)o infine un vero e proprio inibitore ob signum dell'intelligenza (Bacchi) come tale inidoneo all'impiego istruttorio rigoroso nella misurazione delle variabili giudiziarie e rovinoso nella metodologia della didattica scientifica. Punto centrale e migliore della ricerca, tuttavia, l'analisi del postulato di Hempel sulla spiegazione statistica come piano comune di avvio a quella ipotesi di mathesis universalis o unificazione formale della scienza che fu l'idea dei razionalisti (Leibniz) e del wienerkreis e che questi due autori trattano con una intuizione gnoseologica profonda del canone ermeneutico scientifico universale che la computabilità statistica rappresenta. Un libro da leggere da chi opera nella ricerca scientifica e giudiziaria peritale cognitiva.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore