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Senza infamia e senza lode..scorre come una storia non come un vero thriller, con relativi colpi di scena, momenti di tensione e tutto il resto..in raltà non coinvolge moltissimo in quanto rimane un'indagine molto meccanica.
Trama e libro sono del tutto differenti. Ci tengo a metterlo bene in chiaro. La "protagonista" morta effettivamente ha lasciato un DVD, nel libro però viene detto che era nascosto tra altri DVD della casa e su, non c'è "la cronaca del lungo calvario emotivo e fisico" ma ben sì SOLO una dichiarazione di stupro da parte di alcuni suoi colleghi. Leggendolo sono stata assalita da forti emozioni di rabbia. Il modo in cui la gente cerca di mettere i bastoni tra le ruote al Detectiv Milo e al Dottor Alex mi fa venire l'acido nello stomaco! Non tanto per il fatto in sè, in fondo è solo un libro e se tutti collaborassero, finirebbe nel giro di poco. Non è nemmeno perchè tu sai chi è il colpevole e loro lo evitano (solo nelle ultime pagine si riesce a dare un senso a tutto). Mi arrabbio perchè, nella realtà è esattamente così che funziona!!!!!!! Sarò ripetitiva, effettivamente un pò lo sono, però c'ho trovato veramente troppe similitudini con la nostra realtà. Mi rendo conto che ogni scrittore si basa su quello che lo circonda per realizzare un libro, sopratutto se è di questo genere... però, vedere riportato sul libro una realtà gonfiata, la digerisco poco! Una buona nota positiva però, c'è. Il colpevole, come ho detto prima, lo si identifica solo nelle ultime pagine. Quindi, ha un finale inaspettato.
Questo libro non mi ha entusiasmato. Non capisco come mai lo definiscano un thriller, quando, in realtà, del thriller non ha quasi nulla. Diciamo che si tratta di un blando poliziesco, scorre lentamente, senza suspance né colpi di scena, è lineare e scontato. Si tratta di un'indagine di polizia classica, con un tenente (Milo) che si fa aiutare da uno psicologo (Alex). La necessità della presenza di quest'ultimo, però, non la si ravvede in nessun punto del libro. L'indagine è condotta quasi esclusivamente da Milo. Alex interviene ogni tanto solo per esprimere opinioni banali e inutili. È un'indagine alla Derrick, per intenderci, lenta e priva di azione. Tutto il libro è costituito dai colloqui (interrogatori) di Milo con i sospettati. Tutto qui. L'unica cosa positiva è, forse, la simpatia di Milo. Mi aspettavo di più da Kellerman. Non capisco come mai certi scrittori vendano così tanto. Lo consiglio? Beh, se volete leggere un poliziesco senza pretese e poco impegnativo, ve lo consiglio, altrimenti, se cercate un thriller alla Jeffery Deaver, per intenderci, allora non ve lo consiglio.
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