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Sono rimasto impressionato dalla lettura di questo libro: penso a mia figlia, oggi dodicenne e penso all'autrice che lo ha scritto tra i 10 e i 14 anni. La capacità di descrivere emozioni all'interno di una narrazione storica altrettanto complessa sarebbe già da plauso per un autore normale, ma nel caso della giovane Alessia Giulimondi assume un valore decisamente fuori dal comune! Un sicuro talento con uno stile che mi ha colpito subito per l'abilità descrittiva inconsueta. Due gli ingredienti: un'analisi psicologica dei due protagonisti che, anch'essi giovani, si ritrovano a gestire un arcobaleno di emozioni dalle più struggenti alle più sublimi. E poi un racconto nel racconto: quello di un periodo storico tragico, che risveglierà sicuramente la memoria di chi l'ha vissuto. E quella di un figlio che dopo la morte del padre mette insieme, come con un puzzle, i punti in chiaro della sua vita con quelli sconosciuti. Il tutto svolto con un'abilità non comune, alternando momenti apparentemente lenti a colpi di scena e ritmi incalzanti, che mi hanno trasportato e coinvolto emotivamente fino alla fine. Complimenti Alessia e al prossimo libro!
Sedici anni per l'autrice di questo volume (se non erro). Obiettivamente, occorre talento e maturità in dosi massicce per affrontare un tema così pregno di contenuti e vis narrativa. Ciò dal momento che la natura di quel che si racconta è tale da far tremare le vene ai polsi ai nostri antenati, con particolare riferimento a coloro che vissero quell'epoca dolorosamente in prima persona. Gli stessi che sospirerebbero non poco di fronte alle descrizioni dei fatti narrati nel volume in questione. Affrontati con una stordente lucidità, tipica di chi ha talento miscelato a parimenti elevate dosi di giudizio e senso della misura. Davvero notevole. E' davvero brava Alessia Giulimondi!... persone come lei devono intingere il più possibile la penna nel calamaio della propria creatività, dirimendo la propria fervida immaginazione per donarne l'esito a chi ha desiderio e propensione a conoscere quanto può di quel passato che, per quanto in larga parte infausto, ci ha reso ciò che siamo oggi. Per l'appunto, tramite tracce di carta e "INCHIOSTRO". Nel concludere, voglio rendervi partecipi di una sensazione che mi ha colto fin dalle prime pagine di questo volume. E' davvero particolare, sapete, poter disporre di un affresco così preciso di quei tempi, specie laddove si ha la consapevolezza che il "pittore" ha un'età non superiore a quella di gran parte dei nostri nipoti... Alessia Giulimondi farà parlare di sè in futuro... COMPLIMENTI!
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