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Destinazione Birmania: sembra questa l'ultima chance di successo per César, insoddisfatto redattore di un giornale francese. Una disastrosa vacanza e la conclusione di quella che sembrava una rassicurante storia sentimentale mettono in moto un'inaspettata voglia di rivalsa, sotto forma di un biglietto aereo per Rangoon e di un obiettivo ambizioso: realizzare l'intervista al maggior trafficante di droga di tutti i tempi. Nessun aggancio, nessuna pista, solo un visto turistico e, sul sedile accanto in aereo, un militare in uniforme e occhiali neri, biglietto da visita di un paese devastato dalla dittatura e dal terrore. La Birmania accoglie César con il suo doppio volto: quello dell'esplosione di una bomba nel centro della capitale e quello delle sensuali donne che si offrono a ogni angolo delle strade e dei locali. Un doppio volto che sembrano avere anche tutti quegli occidentali che della Birmania hanno fatto la loro seconda patria, idealisti che lottano per i diritti della popolazione e allo stesso tempo non resistono al canto delle sirene fasciate nei loro colorati longyi. Ma la fortuna sembra proprio aver girato, per César, nel momento in cui incontra Julie, bionda e tenace medico dal fascino a volte malinconico e dall'appassionata determinazione. Julie accompagna César al centro non solo del suo cuore ma anche del paese, mettendolo sulle tracce di una figura mitica della ribellione birmana: Wei-wei, la donna-tigre che guida l'opposizione dalla giungla asiatica.
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Anno edizione:
2008
EAN:
9788860521866
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Michael Moretta
24 marzo 2014
Vorrei parlare qui dell'ultimo libro di Christophe Ono-Dit-Biot, non ancora tradotto in italiano, dal titolo "Plonger", ovvero Tuffarsi. L'opera ha vinto il Gran Premio del Romanzo dell'Accademia Francese nel 2013. È la storia d'amore di un giornalista di successo, César, e di una artista spagnola, Paz, raccontata al figlio della coppia, Héctor. L'autore ci avverte subito che Paz è morta, trovata nuda sulla spiaggia di una nota località turistica araba. Il libro ripercorre allora la storia del loro amore, dal loro primo incontro al momento in cui Paz, all'apice della sua carriera artistica, riconosciuta ed apprezzata fotografa, lascia tutto per andarsene lontano dall'Europa, dove ormai si sentiva oppressa. Il romanzo è anche la storia di due caratteri diversi, di due età e due mondi diversi. César, più vecchio, giornalista che ha vissuto sulla propria pelle lo Tsunami del 2004 ed un rapimento in Libano più tardi, ama l'Europa ed ha fatto il solenne voto di non uscirne più, spaventato dall'integralismo musulmano, dagli attentati contro i turisti ed in generale da una parte di mondo che sente di non riconoscere, e quindi di temere. Paz, più giovane, fotografa, scoperta e lanciata proprio da César in un mondo che però non le appartiene e la obbliga a stare in una società che le sta stretta e che soffoca la sua libertà ed il suo talento. La coppia comincia ad avere problemi a Venezia, durante la mostra di Paz alla Biennale. Inizia allora la lenta discesa verso la decisione che cambierà le vite di tutti e porterà Paz a conoscere Marin, un insegnante di immersioni subacquee capace di ipnotizzare gli squali, di cui Paz aveva adottato un esemplare, Noura. Ed allora César sarà costretto a rompere il suo voto ed a tornare a varcare i confini dell'Europa per andare a riconoscere il corpo di colei che amava. Un libro stupendo, non facile, che non è solo una bellissima storia d'amore ma anche e soprattutto un'analisi approfondita della natura umana in senso ampio.
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Pippomix
07 gennaio 2009
Il romanzo inizia con un tono semplicistico e banale che sembra promettere poco, ma in breve tempo comincia a crescere, acquista di tono e nel suo piccolo riesce anche ad appassionare. La storia che ne è alla base prende il giusto, incolla il lettore alle pagine, ma soprattutto descrive con intelligenza la bellezza e la crudeltà della Birmania contemporanea. I dati che caratterizzano il Paese asiatico sono precisi, veritieri e istruttivi; i personaggi, torbidi, ingenui, persino ipocriti, piacciono e l'opera risulta dunque accettabile. Non è un capolavoro ma si fa leggere bene.
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