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Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, L’importanza di chiamarsi Ernesto – dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo – è ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo “nonsense”, che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell’assurdo. Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di Wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli andrà incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva. Con quest’opera Wilde ci offre le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Intramontabile. Difficile recensire un classico come questo. Il teatro dell'assurdo non mi è mai piaciuto ma questo è decisamente diverso. Lo stile di Wilde è unico e grazie al testo a fronte in lingua originale è possibile assaporarne le peculoarità. L'intreccio lascia un sentimento di amarezza ma è al tempo stesso esilarante. Lo annovererei tra i libri da leggere almeno una volta nella vita.
Ogni scritto di Wilde è obiettivamente geniale, anche nelle commedie non si smentisce.
Un libricino davvero divertente è brillante. Il suo unico difetto è che finisce troppo presto.
Recensioni
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Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, L'importanza di chiamarsi Ernesto dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo e ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo "nonsense", che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell'assurdo. Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di Wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli va incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva. Wilde scrive in quest'opera le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.
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