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Si nota una certa stanchezza e ripetitività negli ultimi libri di Goodkind, soprattutto questo e il precedente "I pilastri della Creazione". L'Autore ha voluto sicuramente "allungare il brodo", sfornando una storia che non aggiunge nulla di nuovo a quanto già sapevamo dai romanzi precedenti. Eccessivamente prolissa la parte dedicata alla spiegazione della filosofia di vita su cui poggia la sua esistenza l'impero del Bandakar. Questo purtroppo a scapito della descrizione delle azioni del Penetrante, che fa una fine miserevole dopo averci fatto sperare in un "cattivo" da ricordare a lungo. Speriamo che il prossimo volume "Catena di fuoco" sia migliore di questo...
Siamo di fronte al punto più basso dell'opera di Goodkind. Il personaggio di Richard è ridotto ad un pedante predicatore della filosofia Randiana (chiaramente parla per bocca dell'autore) e il pavido impero degli indifesi altri non è che la versione fantasy di Emmanuel Kant, tanto detestato da Ayn Rand e da Goodkind. Tra un sermone e l'altro si evince solo una cosa: quanto poco abbia capito l'autore di Kant e della filosofia in generale.
Premetto di essere un fan accanito di Goodking..per me i suoi libri sono fonte di ispirazione..ma in quest'ultimo, che classifico all'ultimo posto tra tutti i suoi libri, il nostro amico narratore ci tiene con il fiato sospeso fino alla fine, intimoriti da questo penetrante che sembrerebbe annichilire il Tiranno dei sogni, e poi...tre pagine e viene sconfitto! E no! Credo che il finale gli sia sfuggito di mano stavolta, ma poco male! Terry è un grande, ed un piccolo calo non offusca di certo la sua bravura nel farti "penetrare" nell'animo dei personaggi. Secondo me è proprio questo il segreto delle sue opere..riesce a farti familializzare con i personaggi a tal punto che ti sembra di conoscerli da sempre, che siano tuoi amici, o nemici..é forte davvero! Continua così Terry! Ciao a tutti!
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