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Se ti dicessero in che giorno morirai, come vivresti la tua vita?
«Un romanzo dotato del fascino multicolore di un caleidoscopio, capace di fissare sulla pagina dei lampi di verità commoventi» - Chicago Tribune
È l'estate del 1969. Mentre gli altri giovani si sballano a Woodstock, i quattro fratelli Gold – Simon, Klara, Daniel e Varya – si annoiano in una New York calda e appiccicosa. L'unica distrazione è una veggente che, si dice nel quartiere, sarebbe in grado di predire il giorno della morte dei suoi clienti. I quattro ragazzi decidono così di andarci, per gioco, per vestirsi di paura, per fare la rivoluzione a modo loro. Bussano alla porta della donna, entrano uno per volta, ed escono con una data. Nient'altro. Ma da quel giorno della loro adolescenza, segnato da un numero indimenticabile, niente sarà più come prima.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come sarebbe la tua vita se conoscessi la data della tua morte? New York, estate 1969. Per sfuggire alla noia, i bambini Gold non trovano niente di meglio da fare che andare da una veggente in grado di prevedere con esattezza la data della loro morte. Se Varya, Daniel, Klara e Simon vogliono tutti sapere di cosa si tratterà il domani, non sanno cosa li aspetta. Qualche anno dopo, ossessionati dalla profezia, faranno scelte di vita radicalmente opposte. Simon, l’ultimo che dovrebbe rilevare l’azienda di abbigliamento di famiglia, fugge sulla costa ovest, in cerca d’amore a San Francisco. Klara, la sognatrice, diventa una maga a Las Vegas, ossessionata dall’idea di confondere la realtà con l’immaginazione. Daniel si è arruolato nell’esercito dopo gli attentati dell'11 Settembre. Quanto alla studiosa Varya, si inserisce in attività di ricerca legate alla longevità, cercando disperatamente di svelare il segreto dell’immortalità. Quando il primo di loro muore alla data annunciata dalla veggente, gli altri tre temono il peggio. Devono prendere sul serio questa premonizione? Non è la potenza dell’autosuggestione che spinge i Gold a fare scelte che li conducono irrimediabilmente alla loro morte? E’ un affresco su vasta scala, sull’ambizione e giunge ad una profondità notevole, Gli Immortalisti si collocano tra il destino e il libero arbitrio, il reale e l’illusione, l’aldilà e il mondo là fuori. Un’ode magnifica a ciò che ci sfugge e alla forza implacabile dei legami familiari. Un libro originale.
Cosa succede alla vita di 4 fratelli/sorelle tra i 7 e i 14 anni, ebrei di New York, quando una veggente predice loro la data in cui moriranno? E Voi, vi fareste influenzare da una simile profezia? Al di là della trama a tratti "seccante" (la stessa autrice sembra rendersi conto che parlare di persone ebree come se fossero per definizione delle povere vittime è uno stereotipo, e comincia a stancare; la figura del fratello che diventa ufficiale medico veramente poco credibile; ...), il romanzo si legge volentieri. Bella la conclusione. Allora, Voi credereste o no alla profezia? Vivreste influenzati da quella data di morte, vicina o lontana che sia? Fareste/rinuncereste a fare delle cose convinti che prima di quella data sareste immortali o che, qualunque cosa facciate in quella data, siete condannati? Vi rassegnereste/adeguereste alla profezia o pensereste di poterla infrangere?
Cosa succede alla vita di 4 fratelli/sorelle tra i 7 e i 14 anni, ebrei di New York, quando una veggente predice loro la data in cui moriranno? E Voi, vi fareste influenzare da una simile profezia? Al di là della trama a tratti "seccante" (la stessa autrice sembra rendersi conto che parlare di persone ebree come se fossero per definizione delle povere vittime è uno stereotipo, e comincia a stancare; la figura del fratello che diventa ufficiale medico veramente poco credibile; ...), il romanzo si legge volentieri. Bella la conclusione. Allora, Voi credereste o no alla profezia? Vivreste influenzati da quella data di morte, vicina o lontana che sia? Fareste/rinuncereste a fare delle cose convinti che prima di quella data sareste immortali o che, qualunque cosa facciate in quella data, siete condannati? Vi rassegnereste/adeguereste alla profezia o pensereste di poterla infrangere?
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