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Lettura oltremodo utile che spiega l'importanza dei millenari processi migratori, attualmente tanto avversati in Europa, soprattutto nel nostro Paese che per oltre un secolo è stato uno dei principali Paesi ad alimentare tale processo. Infatti, oggi ci sono più di 60 milioni di oriundi italiani nel mondo. L'autore qui espone molto bene i vantaggi che derivano dalle migrazioni perché ogni singolo individuo, nel corso della vita sviluppa idee proprie ed in funzione delle esperienze completate è portatore di un patrimonio specifico che può essere trasmesso ai luoghi dove viene accolto. Eppure, Legrain non tace sui problemi che derivano da questi movimenti, ma mette in evidenza i numerosi aspetti positivi. Ogni Paese e Popolo ha bisogno di interagire e di scambiare nozioni, beni e finalmente anche geni. Dedica un capitolo all'americano Samuel Huntington che, se potesse, caccerebbe i latini dagli USA, confutando in maniera molto coerente le sue ambigue tesi e si chiede cosa sarebbe del Paese senza gli immigranti ed elenca diverse importanti Società fondate nella Silicon Valley da alcuni immigranti, contribuendo così, all'enorme successo tecnologico americano. Lo stesso vale per altri Paesi come Brasile, Canada, Belgio, Australia, Francia, e Germania ecc.; quest'ultima ha accolto milioni di immigranti da ogni dove che non solo non sono costati investimenti da anno zero alla produzione, giungendo già belli e pronti per produrre quella ricchezza che ha fatto della Germania una delle principali potenze economiche ed industriali del mondo. inoltre i Paesi ricchi vivono un pericoloso invecchiamento al quale è necessario rimediare con urgenza: l'arrivo di giovani che potranno aiutare ad abbassare il preoccupante livello di senilità come da noi, dove da molti anni ormai il tasso di natalità è criticamente basso che fra qualche decennio non ci saranno più abbastanza giovani per garantire il mantenimento degli anziani pensionati. Concludendo, ne raccomando vivamente la lettura!
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