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I am the Brother of XX: Winner of the John Florio Prize - Fleur Jaeggy - cover
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Descrizione


A wife is suspended in a bird cage; a thirteenth-century visionary senses the foreskin of Christ on her tongue: Fleur Jaeggy's gothic imagination knows no limits. Whether telling of mystics, tormented families or famously private writers, Jaeggy's terse, telegraphic writing is always psychologically clear-eyed and deeply moving, always one step ahead, or to the side, of her readers' expectations. In this, her long-awaited return, we read of an 'eerie maleficent calm, a brutal calm', and recognise the timbre of a writer for whom a paradoxical world seethes with quiet violence.
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Dettagli

2017
Paperback / softback
144 p.
Testo in English
198 x 129 mm
9781911508021

Conosci l'autore

Fleur Jaeggy

1940, Zurigo

Fleur Jaeggy è nata a Zurigo e vive a Milano dal 1968.Presso Adelphi ha pubblicato: Il dito in bocca (Milano, 1968), L'angelo custode (Milano, 1971), Le statue d'acqua (Milano, 1980), I beati anni del castigo (Milano, 1989; Premio Bagutta 1990, Premio Boccaccio Europa 1994,), La paura del cielo (Milano, 1994; Premio Moravia 1994) e Proleterka (Milano 2001; Premio Vailate Alberico Sala 2001; Premio Donna Città di Roma 2001). Ha tradotto Vite immaginarie di Marcel Schwob (Adelphi, Milano 1972) e Gli ultimi giorni di Immanuel Kant di Thomas De Quincey (Adelphi, Milano 1983).Ha scritto su Schwob, De Quincey, Keats e Robert Walser .Su I beati anni del castigo così ha scritto Iosif Brodskij: "Intinta nell'inchiostro azzurro dell'adolescenza, la penna di Fleur Jaeggy è...

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