L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Altro che bomba atomica , qui è già tanto se ci riferissimo ad un fiammifero (e senza l’ardore dei Minerva della nota Tabaccaia anni ’80, citando un cult movie del trash italico ). Strali di fans furiosi grideranno allo scandalo, sforzandosi di intravedere qualche luce in mezzo a questa fitta nebbia di inconsistenza ed autoreferenzialità che inficia tutta la tracklist. Inutile dilettarsi in una qualche forma di revisionismo, qui c’è davvero poco o nulla da salvare. Amati od odiati ma fondamentali, gli U2, come tutti i veri grandi gruppi , ti fanno sempre trovare in ogni disco , anche nei meno riusciti, una giustificata ragione per non perdersi alcun loro capitolo discografico, Anche nei casi peggiori il guizzo di genio o una manciata di sopraffino mestiere lo si trova sempre….tranne che in "How To Dismantle an atomic Bomb"! Questo disco ha l’ingrato onere di raccogliere concentrati i difetti del gruppo irlandese senza tracce della loro grandezza , dato che da questo disco in poi, datato 2000, salverei il solo “No line on the Horizon”(2009) , a mio avviso invece sottovalutato. Reduci dallo scialbo ma comunque dignitoso (e vendutissimo) “All that you can leave behind”, ripropongono la litania del ritorno alle origini e del recupero dell’identità e dell’ autenticità , come se gli esperimenti del decennio precedente avessero travalicato il confine . Il desiderio di tornare a casa nella propria zona di comfort pare quindi prendere il sopravvento ma purtroppo l’esito è ampiamente negativo, tronfio, stanco e senza mordente. Non penso valga la pena scandagliare i brani in scaletta , non mi resta invece che sottolineare nel suo insieme la pochezza compositiva accompagnata da una produzione non all’altezza .
They're back! Eccellente album degli U2. Forse manca solo il capolavoro assoluto (come fu One per Achtung baby o With or without you per The Joshua Tree), ma come completezza si avvicina ai due album prima citati
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore