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Anno edizione: 1998
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Come sempre un grande album, da ascoltare e riascoltare mille volte....... Grandi RUSH
Con Hold Your Fire si chiude la fase, iniziata con Permanent Waves, caratterizzata da uno stile musicale che unisce la New Wave, il Pop, l'Hard Rock e il progressive. A dire il vero, come abbiamo visto in precedenza, il lato prog, massicciamente presente da Fly By Night fino a Hemispheres, a primo ascolto, risulta molto limititato. Ma è proprio questo il punto cruciale. Il trio di Toronto è riuscito nell'impresa di reinventare il progressive, contaminandolo con altri stili e per la quale contaminazione oggi esistono milioni di bands prog o neo-prog o metal prog, degne di nota e non, che senza dischi come Permanent Waves, Signals, Grace Under Pressure e Power Windows non avrebbero mai impugnato uno strumento musicale. Hold Your Fire, dicevamo, chiude questa parentesi artistica fatta di lavori che sono l'essenza, a mio modo di vedere, dei Rush! Ma con Hold Your Fire già si può accorgersi del sentore che di li a qualche anno avrebbe stravolto l'artisticità del combo canadese, portandoli nei meandri di un Rock sanguigno e di stampo AOR. Force Ten, con il basso di Lee che pompa dannatamente, apre il disco e mette in chiaro che quando c'è da picchiare, i tre canadesi, non si tirano indietro. Time Stand Still, già con i semi AOR, è un pezzo solare che vede l'inserimento di una voce femminile. Dopo le suadenti atmosfere di Second Nature si approda a Prime Mover, brano favoloso, con una molteplicità di stati d'animo. Le tastiere spadroneggiano nella mistica e bellissima Lock and Key e, la perla assoluta del disco, Mission, è la dimostrazione che un pezzo come Manhattan Project da Power Windows ha fatto scuola! E' senza ombra di dubbio il manifesto del prog moderno, fatto di cambi di tempo, stacchi e intermezzi virtuosistici. Stesso discorso per Turn The Page, altro manifesto di prog moderno. Chiudono il disco le non esaltanti Tai-Shan e High Water. Forse il disco meno riuscito dei precedenti, certamente contenitore di pezzi che hanno fatto scuola. Come tutti i loro pezzi, tra l'altro!
Recensioni
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