In questo libro Federico Guiglia, giornalista e volto televisivo (dal settembre 2008 conduce ogni sera con Lilli Gruber Otto e Mezzo su La7), racconta la sua vita da romanzo. Lo fa "in presa diretta" con una scrittura profonda e coinvolgente che rivela una storia incredibile: la storia di un italiano dei due mondi, nato e cresciuto in Uruguay da padre mantovano e madre sudamericana, che arriva in Italia a tredici anni quasi da clandestino. Scappato, letteralmente, da Montevideo con il papa e i fratellino dopo il divorzio conflittuale dei genitori. Nel libro Guiglia parla della sua infanzia latino-americana piena di colori e di sacrifici, ma con un sogno: "Andare in Italia". "Nessuno mi ha mai regalato niente" scrive il giornalista, ripercorrendo l'adolescenza a Merano negli anni dello scontro politico fra destra e sinistra. Molti gli incontri decisivi nella vita di Federico Guiglia. Uno su tutti, quello con Indro Montanelli, alle cui scuola milanese del "Giornale" ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo come professione. Ma il racconto è pieno di retroscena e di riflessioni sui principali protagonisti che Guiglia ha conosciute e intervistato fra prima e seconda Repubblica. È un lungo viaggio che passa da Machu Picchu alla Patagonia, da Londra a Berlino, da Tokyo a Helsinki, da Gerusalemme a Bucarest, a Madrid, agli Usa. Il filo rosso che attraversa tutti i capitoli è l'amore per l'Italia, dove il giornalista è riuscito a coronare i suoi sogni.)
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