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La storia di Hezbollah dalla sua fondazione sino al conflitto con Israele dell'estate del 2006 è qui ricostruita da Gian Micalessin, corrispondente del Giornale, in maniera chiara e argomentata. La lettura è consigliata a chiunque sia interessato a capire se il movimento libanese può andare incontro ad una normalizzazione o meno; faranno bene a leggerlo, poi, da un lato i filo-arabi accaniti che scopriranno le dichiarazioni di purissimo odio antisemita (non solo antisionista, antisemita) dei leader del movimento e gli spietati atti terroristici del passato e dall'altro agli ultrà dello stato di Israele, che da un punto di vista politico e militare ha spesso sottovalutato le potenzialità di Hezbollah e ha contribuito involontariamente e a più riprese a farne accrescere il consenso.
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La storia di Hezbollah, il «Partito di Dio» figlio della comunità sciita libanese e della Rivoluzione islamica di Khomeini, inizia a Teheran e si sviluppa durante l'invasione israeliana del Libano del 1982. è il fedele alleato della Repubblica islamica. è lo strumento di un progetto che sogna un'asse sciita capace di congiungere il Sud del Libano con la Siria, il Sud dell'Iraq e l'Iran. è il precursore degli attentati suicidi sincronizzati simbolo del terrore islamico. è l'artefice delle stragi di militari americani e francesi che nel 1983 mettono fine alla prima missione di pace dell'Onu in Libano. è il regista della catena di rapimenti contro gli occidentali nella Beirut della seconda metà degli anni Ottanta. Ma Hezbollah sa anche conquistare fiducia e consensi co-struendo case, scuole e ospedali. Sa tener testa a Israele, in-durlo al ritiro dal Libano nel 2000, resistere a trentaquattro giorni di guerra dell'estate 2006. è un nemico intelligente e ben organizzato, capace di rispondere colpo su colpo a chiunque tenti di ridimensionarne il progetto politico e militare, religioso e sociale.
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