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🎤 Lo consiglio perché è proprio divertente ma tocca anche tematiche più profonde con una leggerezza che spinge alla riflessione. 📚 Chiara vive a Milano, è single, lavora come creatrice di format televisivi. La sua quotidianità viene stravolta quando decide di tenere a casa con sé il padre, che soffre di una forma di demenza e la scambia per Heidi. 💫 Ci trovi su Instagram con la pagina : VARIE_ETÀ.LIBRI @varie_eta.libri
La scrittura di Francesco ha un piglio che non lascia indifferenti: gioca con la grafica e con le lettere e con le parole. Attenzione però: le risate sono amare. E l'ultima riga mi ha fatto piangere.
Si potrebbe definire "Heidi" come il libro della maturità per Francesco Muzzopappa. I toni umoristici che hanno caratterizzato le sue precedenti opere vengono qui un pò smorzati a favore di una maggiore introspezione dei personaggi. Godibilissimo.
Recensioni
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Chiara, trentacinquenne milanese, workaholic (come tante di noi sono o sono state), single (come tante di noi sono o sono state), irrisolta (come tante di noi sono o sono state), piena di paure e ossessioni (idem).
Chiara lavora come direttore casting per la Videogramma, un’azienda che crea format televisivi e seleziona “talenti” pronti a rendersi ridicoli pur di avere pochi secondi di notorietà.
Il nuovo capo, detto lo Yeti, costringe tutti i dipendenti a proporre format innovativi (leggasi demenziali, assurdi e ridicoli), pena il licenziamento immediato. E Chiara, pur non essendo questo il suo lavoro, suo malgrado, deve mettersi all’opera e abbandonare ogni velleità culturale.
Sfortunatamente Chiara, non può dedicarsi unicamente alla vita lavorativa (nonostante abbia abdicato a quella sentimentale, votandosi alla carriera) perché a romperle le uova nel paniere, arriva il padre, Massimo Lombroso, un vecchio critico letterario del «Corriere della Sera» malato di demenza senile, quando viene cacciato dall’ospizio in cui è ricoverato perché ormai reputato ingestibile. In attesa di trovare una nuova sistemazione, senza alternative, Chiara lo porta a casa con sé. Lui la scambia da sempre per Heidi, il cartone animato che seguivano insieme quando lei era piccola. Tutto il suo mondo è popolato di caprette, monti e Peter.
Chiara (nella quale è facile immedesimarsi se solo si ha un lavoro impegnativo e una famiglia, o un lavoro e una famiglia impegnativa, o un lavoro e una famiglia) si trova ad occuparsi del padre malato e fare cose come selezionare una badante (come tante di noi si trovano a fare o hanno fatto), cercando di incastrare la vita familiare con la vita lavorativa, disperatamente tentando di salvare capre (vedasi la copertina) e cavoli (vedasi il colore della copertina).
Chiara dopo aver selezionato ciofeche (non per un programma…. ma per suo padre), si imbatte in Peter, cioè Thomas, efficiente, premuroso e preparato, che si prenderà cura del padre quando lei è al lavoro e finirà per aiutare Chiara a capire le vere priorità nella vita e scatenare la sua riscossa.
(…)
Questo libro, Heidi, è per tutte le donne che non escono di casa senza agenda, per le donne con i post it sul cruscotto dell’auto, per tutte le donne multitasking (ergo: per tutte le donne), per chi trova imperterrita un motivo per sorridere davanti alle tragedie della vita. Ma compratelo anche voi uomini: non abbiate paura!
La foto è la dedica che mi ha lasciato l’autore sulla mia copia. Eh già. Matto come un cavallo.
Recensione di Patrizia Carrozza
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