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Anno edizione: 2020
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Dall'autrice del best seller Le ragazze.
«Emma Cline ha abbandonato la quantità esagerata di svolazzi lirici a vantaggio della precisione. Un bel passo in avanti, anche quando sulla pagina bisogna rendere il delirio.» - Mariarosa Mancuso, Robinson
«Quello che mi interessa sono i momenti di umanità, banalità, noia delle figure oscure del nostro mondo. Il mio Harvey, ad esempio, è meschino nel modo in cui tutti noi siamo meschini.»
Quando Harvey apre gli occhi sono le quattro del mattino. Solo, immobile, nella camera da letto di una casa in Connecticut, inizia a fissare il soffitto. Mancano ventiquattro ore al verdetto che potrebbe togliergli tutto. Ma l'Harvey Weinstein di Emma Cline non è il predatore feroce e minaccioso sbattuto sulle prime pagine dei giornali, bensí un uomo annoiato, impaurito, goffo, che scambia il vicino per il famoso scrittore Don DeLillo e si infastidisce per l'arrivo di figlia e nipote, alla cui visita avrebbe preferito un pomeriggio di serie tv. Con una voce narrante che segue Harvey in ogni momento, Cline irrompe nella cronaca, reinventa alcuni episodi e allude ad altri. Riuscendo, con maestria e formidabile finezza psicologica, a trasformare un celebre caso giudiziario in un racconto universale e senza tempo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo di modesta lunghezza, ma nient'affatto modesta caratura, su un colpevole vero nella realtà e di un doppiamente colpevole nel romanzo: Harvey Weinstein. La sua colpevolezza reale non occorre ricordarla; quella doppia della finzione è tragica ed esilarante insieme: confonde il suo vicino di casa, in Connecticut, per lo scrittore newyorkese Don DeLillo e, nella confusione, gli attribuisce pure l'incipit di un romanzo di Thomas Pynchon. Il resto delle vicende, verosimili ma di finzione, che lo fanno assomigliare piú a un povero cialtrone che al potente produttore (e predatore) di un tempo che fu, va assolutamente letto dalle parole di Emma Cline. Qualunque tentativo di riassunto sarebbe incompleto, e impreciso.
Sinceramente non ho ben capito l'intento della Cline. Ok il voler mostrare l'umanità della quotidianità anche degli uomini più malvagi, ma il rischio qui è quello di non comunicare niente e varcare il confine della noia. Cosa che è accaduta con me. Peccato perchè avevo amato il suo esordio Le ragazze.
Un libro bellissimo che tratta temi attuali e di spessore con grande competenza e coscienziosità
Recensioni
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