L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2024
La sua capacità di "risolvere l'irredimibile caoticità di un reale in fondo senza valore nella perfezione letteraria della propria prosa" coincide con "il fluire lento e maestoso" delle sue pagine, "con i loro ciclopici blocchi sintattici nei quali ogni sfumatura, ogni dettaglio, ogni palpito della realtà è pesato, registrato e collocato al suo posto". Una simile forza razionalizzatrice della scrittura è davvero il segreto della Storia d'Italia, e proprio sul capolavoro di Francesco Guicciardini (uscito postumo nel 1561) la nuova monografia di Cutinelli-Rèndina si sofferma con finezza. "Prima vera storia d'Europa nel senso moderno", l'opera importa per l'oggetto la crisi degli stati italiani dopo la morte di Lorenzo il Magnifico ma ancor più per il metodo: da una parte l'esigenza di "penetrare nelle intenzioni e nelle pulsioni più segrete dei protagonisti svelando il disegno che era all'origine delle loro azioni", dall'altra l'assillo "per la fondatezza di ogni notizia", i "dubbi continui che assalgono lo storico", l'indicazione delle ricerche necessarie a risolverli. La cura ossessiva dello stile e della sintassi non trasforma tuttavia Guicciardini in un letterato. Egli è infatti un uomo d'azione, un funzionario mediceo per tutta la vita immerso nella politica. La scrittura, semmai, diventa lo strumento per dipanare la verità storica, in un esercizio "segreto" svolto parallelamente ai negozia, ma con passione altrettanto grande. Basti pensare allo sterminato epistolario, o alle molteplici redazioni dei Ricordi, per intendere le alte ambizioni di questa prosa che coglie in profondità la crisi del sapere moderno, l'impossibilità di incanalare la politica e il comportamento umano in un sistema di "regole": sotto il segno del "tempo" e di un futuro imprevedibile, sotto l'ombra incombente dei principati assoluti.
Rinaldo Rinaldi
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore