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Libro eccellente, scritto da un giornalista americano vissuto a stretto contatto sia con la popolazione mediorintale che con i soldati che sono andati in Afghanistan e in Iraq. Questo libro ti fornisce un'idea di come ci si trova in quei posti durante e come tutto sembra così lontano e diverso dalla vita di noi occidentali.
Altissimo rapporto di guerra; stupenda e cruda narrazione; uno dei migliori libri sulla guerra; allo stesso livello - massimo - di quelli sul Viet Nam e Cambogia di Caputo, di Moor e Galloway, di Herr, di Terzani, tutti libri che ho già letto e che occupano un posto speciale nella mia libreria.
Libro molto molto bello, sia sul piano letterario che sul piano contenutistico. Procede per via di giustapposizione di episodi in senso non cronologico, e restituisce l'immagine più agghiacciante dell'attuale situazione mediorientale (più dell'Iraq che dell'Afganistan). Paradossalmente, più chiaro e rivelatore di molti reportage "classici". Bellissime le pagine sulla battaglia di Falluja vissuta da super-embedded (cioè sotto i proiettili esattamente come i marines) e sulla morte del soldato Miller. Surreali - come dev'essere surreale per gli occidentali la vita in Iraq oggi - i passaggi sul jogging a Bagdad, da un checkpoint all'altro. Stile asciuttissimo, molto americano, ma tutt'altro che distaccato. Davvero consigliato.
Recensioni
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Guerra per sempre è uno degli antidoti più efficaci che la scrittura abbia mai prodotto per contrastare ogni tentativo di rendere fascinosa la guerra.
The New York Times Book Review
Un libro splendido. Un'opera letteraria che rivela il costo umano della guerra.
The Washington Post
A oggi, il miglior reportage sulla guerra in Afghanistan e in Iraq.
Libération
Dexter Filkins, corrispondente del "New York Times", ha seguito sul campo i conflitti in Afghanistan e in Iraq a partire dal 2002. è stato finalista al Premio Pulitzer. Guerra per sempre, uscito in America nel settembre 2008, è pubblicato in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Olanda, Svezia, Giappone.
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