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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
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4/5 di valutazione, ma un caldo invito a non comprare questo libro. Scegliete l'editio maior, se così possiamo definirla, più datata e più approfondita. Il tempo é passato, ma per tanti versi é ancora il libro per eccellenza sul tema. Rigoroso, approfondito e con squarci d'intuizione storica di abbacinante bellezza. Se lo trovate, vale 6 stelle di valutazione.
Non sono certo in discussione il rigore e l'acribia di un maestro degli studi statunitensi come è stato il compianto Raimondo Luraghi, che ha dedicato tutta la vita alla Guerra di secessione: sono però opportune alcune considerazioni su quest'ultimo lavoro, da lui stesso concepito come suo "testamento spirituale" sul tema che l'ha appassionato per tutta la sua carriera accademica. Tanto per cominciare, va precisato che non si tratta della sua più famosa "storia della guerra civile americana", pubblicata in numerose edizioni dagli anni '70 in poi, ma di un lavoro tardo, una sorta di (autoproclamato) canto del cigno di una lunga stagione di studi sull'argomento: il primo capitolo è proprio una interessante rassegna bibliografica commentata dei capisaldi storiografici del tema fin dall'immediato dopoguerra al tempo dell'autore stesso, che si include modestamente tra i protagonisti di quell'epoca aurea. Il libro non è, come leggo qui sotto nei commenti, un'esaltazione degli Stati confederati a discapito degli industriali unionisti, ma in ogni caso non è quello il motivo per cui gli do un voto così basso. Il libro è evidentemente un'opera a cavallo tra divulgazione e introduzione scientifica, con il grave difetto però di un eccesso di puntiglio su dati di teoria militare, che risultano ostici al lettore medio, non supportati da adeguata bibliografia, o comunque non abbastanza definita (si sprecano le note come quelle di p. 222, in cui si rimanda a un articolo pubblicato senza indicarne data di pubblicazione e sede editoriale, ma anche le citazioni riportate senza riferimento nelle note a piè di pagina). La voce del grande maestro, anche per iscritto, ci mancherà senz'altro, ma si consiglia la lettura di questo breve e piuttosto oscuro compendio soltanto agli studiosi già avviati: i neofiti sono avvertiti.
Luraghi in questo volume sintetizza ciò che ha trattato più largamente in "Storia della guerra civile americana": quì l'ex partigiano descrive brevemente le cause pricinpali dello scoppio del conflitto per concentrarsi poi sui Generali più importanti e quindi le battaglie decisive. Va chiarito fin da subito che questo saggio è innanzitutto un saggio di storia militare che affronta i grandi temi politici in modo vago e superficiale: ciò che interessa a Luraghi è comprendere perchè il Sud perse la guerra dal punto di vista militare. La sua scrittura vola via (sebbene usi un linguaggio lontano dai nostri tempi) e anche se qua e là appare superficiale e troppo lapidario (soprattutto in alcuni giudizi), secondo me è un testo che si può tranquillamente consigliare a chi vuole approcciarsi a tale tema storico, in particolare per scoprire le tappe militari fondamentali della "guerra per l'indipendenza del Sud".
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