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Ispirato da eventi reali, I guardiani del faro è un romanzo avvincente e ricco di suspense, una storia indimenticabile di isolamento e ossessione, di realtà e illusione, di amore e dolore, che esplora il modo in cui le nostre paure offuscano il confine tra il reale e l'immaginario.
Dicono che non sapremo mai cos'è successo a quegli uomini. Dicono che il mare mantiene i suoi segreti.
Cornovaglia, Inghilterra, fine dell'anno 1972. Una barca approda al faro dello Scoglio della Fanciulla, un isolotto remoto a miglia di distanza dalla costa, per dare il cambio ai custodi. Il primo guardiano Arthur Black, il primo assistente William "Bill" Walker e il secondo assistente Vincent Bourne sono svaniti nel nulla. La porta d'ingresso del faro è chiusa dall'interno. Gli orologi in soggiorno e in cucina sono fermi alle 8,45. La tavola è preparata per un pasto che non è mai stato consumato. E la torre è vuota. Il registro meteorologico del capo dei guardiani descrive una tempesta che infuria intorno all'isola, ma il cielo è stato sereno per tutta la settimana. Cos'è successo ai tre uomini? Il mare agitato sussurra i loro nomi. La marea si muove, annegando i fantasmi. E fuori dalle onde, come un dito di luce, la torre graffiata dal sale si erge solitaria e magnifica. I loro segreti potranno mai essere recuperati dalle onde? Vent'anni dopo, le donne dei tre guardiani stanno ancora cercando di andare avanti, anche se senza risposte. Helen, Jenny e Michelle avrebbero dovuto essere unite dalla tragedia comune, che invece le ha separate. Fino a quando, un giorno, uno scrittore le contatta: vuole scrivere un libro su quel mistero irrisolto e dare loro la possibilità di raccontare la propria versione della storia. Ma solo affrontando le paure più oscure di tutti i protagonisti della vicenda la verità può iniziare a emergere. Attraverso i racconti delle tre donne e le ultime settimane degli uomini al faro, i segreti a lungo custoditi vengono alla luce e le verità si trasformano in bugie mentre il giovane scrittore cerca di capire cosa è successo, perché e a chi credere.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gran bella storia
Fine anno 1972, dal faro dello Scoglio della Fanciulla, in Cornovaglia, scompaiono misteriosamente i tre guardiani: l’anziano Arthur Black, il primo assistente William Walker e il secondo assistente Vincent Bourne. Il faro è a 15 miglia dalla costa, è alto 50 m, è del 1893, architettura vittoriana. L’inchiesta della Trident, proprietaria della struttura, non approda a nulla. Lo scrittore Dan Sharp, della casa editrice Rabbit Foot, 20 anni dopo intervista le tre mogli, Helen, Jenny e Michelle, per far luce sugli eventi. Le tre donne sono in rotta tra loro e si capisce che gli screzi devono essere stati originati dai tre guardiani scomparsi, forse infedeltà coniugali. Diverse ipotesi vengono galla, tra cui quella che il più giovane dei tre, Vincent, uscito di galera, avrebbe potuto sopprimere gli altri due e poi eclissarsi. Ognuna delle tre donne racconta episodi della vita in comune coi rispettivi mariti, cercando di enuclearne i lati positivi. Il racconto è una specie di giallo psicologico, in cui più che indagare sui possibili criminali, la Stonex cerca di mettere a nudo le personalità e i difetti del trio. C’è un problema di fondo in questo tomo, confinato per ben 320 pagine quasi esclusivamente all’interno del faro, una struttura che, per le sue ridotte dimensioni e mancanza di spazi intimi, genera malumori e profondi contrasti nei provvisori inquilini. L’intera storia è permeata da claustrofobia, generata dagli spazi angusti, che si propaga al lettore, che ne esce frastornato, come se vi fosse stato confinato. Inoltre il racconto non procede: invece di sbrogliare il bandolo della trama, questa s’ingarbuglia. Non si sviluppa, ma s’inviluppa o, come felicemente suggerisce Rossini nella Cenerentola “chi più sgruppa più raggruppa”. Inoltre non vi è soluzione finale: una manciata di esiti potrebbe essere ipotizzata e il lettore deve cercare un suo finale, come meglio gli aggradi. Non il massimo, per un romanzo giudicato spettacolare e imperdibile.
Non so bene cosa pensare di questo libro: la storia affascina, ammantata di mistero, c'è la curiosità di capire cosa sia successo, risolvere l'enigma. Ma lascia con l'amaro in bocca, sia per uno stile narrativo non sempre lucido, sia per un finale che sconfina tra il banale e il soprannaturale
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