Potrebbe essere il racconto di una gita fuori porta ma potrebbe essere anche la telecronaca della quotidianità in un piccolo paese d'Italia. Guardatevi sempre alle spalle in realtà è musica per uditi sopraffini. È gioco tra l'essere e l'avere. È ricerca tra personaggi e personalità. È un romanzo che si trasforma e progredisce pagina dopo pagina in un crescendo di avventure ora suggestive, ora ironiche e ora reali. Una sottile e invisibile mano disegna scenari e descrive con metafore, paradigmi, e dialoghi, situazioni beffarde e goliardiche fino a giungere alla soglia, senza mai oltrepassarla, della ilarità. Si tratta forse di un passatempo, di un diversivo creato a tavolino dall'autore? No. È semplicemente lo spaccato di un quotidiano arricchito da note sociali pungenti e traslato in ogni dove: ed ecco che l'universale si trasforma in "particolare". )