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La grande Italia. Scritti politici (1914-1921)
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Descrizione


"La grande Italia. Scritti politici" (1914 - 1921) raccoglie la maggior parte degli scritti politici di Gabriele D'Annunzio del periodo compreso tra la vigilia della prima guerra mondiale e la conclusione dell'esperienza di Fiume. Questi testi si segnalano per la retorica politica che ne costituisce certamente l'aspetto innovativo, ma anche perché sono la radiografia non solo di una cultura o di una dimensione estetica e letteraria della parola in piazza. La parola di D'Annunzio, come ha sottolineato il grande storico George L. Mosse, è l'espressione del Novecento e D'Annunzio è il creatore dello stile politico e della drammatizzazione della politica che è so non stati molto importanti per la moderna politica di massa che si sintetizza nella somma di potere della creatività artistica e idee politiche nazionaliste.
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Dettagli

2019
1 ottobre 2019
9788884199874

Conosci l'autore

Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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