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Un viaggio nella grande distribuzione organizzata del cibo (GDO) guidati da due giornalisti, autori delle più importanti inchieste sulle filiere agroalimentari. Un’inchiesta che disvela i segreti che si nascondono dietro gli scaffali dei supermercati.
«Il grande carrello mette in guardia sulle strategie usate dalla Grande distribuzione organizzata per indurci a spendere» - Giusy Cascio, Tv Sorrisi e Canzoni
Nonostante un'apparenza quasi innocua, il supermercato è il terminale ultimo di un intreccio di rapporti produttivi, sociali ed economici di cui l'acquirente finale nulla sa e nulla deve sapere. Questo libro scompone e disvela la realtà dietro gli scaffali: dai rapporti con i fornitori ai contratti con i lavoratori, dal vero costo delle offerte ai segreti del marketing. Attraverso l'indagine sul campo e le testimonianze dei principali protagonisti del settore, ci racconta un mondo che è parte integrante della vita di ognuno di noi. E che la influenza molto più di quanto pensiamo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un resoconto sintetico, preciso e puntale, sulla prepotenza della Grande Distribuzione Organizzata nell'orientare i nostri consumi alimentari. Una lettura che ci permette di entrare la prossima volta nei supermercati con una migliore consapevolezza rispetto ai nostri acquisti.
Libro divulgativo, ma nelle linee di fondo corretto, sulle distorsioni del sedicente "libero mercato", che è ovviamente libero solo per i potenti, nella fattispecie i "supermercati". Per chi si occupa già di questi temi risulta forse superficiale, ma per il grande pubblico è utilissimo: si vota più col carrello che con la scheda elettorale.
Dimmi cosa mangi e cosa acquisti e ti dirò chi sei. Un utile pamphlet che svela i meccanismi della grande distribuzione, con gli inganni al consumatore e gli sprechi ambientali. Una filiera, quella agroalimentare, dove interessi legali e interessi criminali spesso interagiscono, grazie allo sfruttamento intensivo delle risorse umane. Il moderno caporalato si muove in questo contesto della globalizzazione.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
«Oggi in Italia il 70% degli acquisti alimentari viene compiuto in un esercizio della Grande distribuzione organizzata (GDO).»
Il grande carrello parte da questo dato di fatto, dalla lapide sul mercato delle botteghe che è stato il fondamento dell’economia Italiana per secoli. Il tessuto economico che ha accomunato l’Italia da nord a sud rischia l’estinzione a causa di megastore e centri commerciali. Dalle grandi città fino alle piccole valli tra le montagne, nessuno sembra poter resistere al fenomeno. E non importa se le nostre radici sono maltrattate, i nuovi Dei si chiamano “denaro” e “produzione” e tutto deve essere votato alla massimizzazione dei profitti e alla diminuzione della spesa. Lo sa bene il ceto medio strangolato dalle tasse, sempre alla ricerca di sconti e di prodotti che permettano di mantenere le consolidate abitudini alimentari senza rinunciare a buona qualità. Lo sanno bene gli operatori di mercato – gli “squali” della grande distribuzione – che tirano il collo ai produttori attraverso il sistema delle aste, tanto care ai discount, riducendo all’osso i margini di profitto dei fornitori, per quei pochi fortunati che ancora lavorano in condizioni di economicità.
I mostri si muovono indisturbati grazie alle leggi vigenti che permettono uno stupro costante della nostra terra, che favoriscono la nascita continua di supermercati dove un tempo avevamo cascine e prati. Città che possedevano tre o quattro botteghe, si trovano oggi invase da megalodonti, trincerati nei loro santuari di cemento che: «soddisfano tutti: dal ricco al povero, da chi ha tempo a chi va di corsa, da chi la spesa la fa a colpo sicuro a chi è alla ricerca dell’offerta.»
Fabio Ciconte e Stefano Liberti svelano gli inganni della GDO, rivelano i dati del mostro e ne smascherano i trucchi: «La GDO vuole vendere prodotti a un prezzo basso. Per fare ciò, li deve comprare a un prezzo basso» e ancora, «[…] i supermercati hanno favorito una guerra tra poveri – da una parte gli agricoltori, che non ci stanno più dentro; dall’altra i consumatori, che vogliono spendere sempre meno […].»
«Molti fornitori sostengono – sempre in forma anonima, per non inimicarsi la GDO – che le condizioni dettate da quest’ultima sono spesso dure, al limite del vessatorio.»
Alzare il sipario per vedere dietro alle quinte non è una bella esperienza, ci colma di rabbia il cuore e ci fa sentire presi in giro, ma se non apriamo gli occhi e non raccogliamo il coraggio, chi avrà l’ardore di alzare la voce per dire al re che è nudo?
Recensione di Alberto Clementi
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