L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
JANE, MAURA, KORSAK E FROST
Come tutto quel che ha scritto Schweitzer, anche questo libro contiene aspetti molto interessanti, soprattutto nei passi in cui illustra, di Goethe, la filosofia della natura, insieme al suo rifiuto dei sistemi filosofici e al suo rapporto conflittuale con il pensiero di Spinoza e quello di Kant; ma, ahimè, molto deludenti sono gli accenni al Goethe, uomo, non tanto per quel che Schweitzer dice, quanto per quello che non dice. Niente in realtà ci viene detto degli enormi, mostruosi difetti umani del poeta di Francoforte, grandi almeno come le sue qualità: è vero che Goethe aiutò molto, con il suo soccorso finanziario, e disinteressatamente, gli sconosciuti; ma è altrettanto vero che ignorò e distrusse gli artisti umanamente a lui non congeniali, ovvero tutte le personalità che gli parevano conturbanti, tali da ferire la serenità del suo spirito. NOn potremo mai perdonare a Goethe il modo in cui disconobbe Holderlin; è vero che, allo stesso modo, disconobbe Schubert e Beethoven ma quest'ultimo possedeva una tale forza di carattere che dalla freddezza di Goethe non fu minimamente scalfito: si limitò a dare una scrollata di spalle, e proseguì per il suo cammino. Holderlin, invece, ne venne annientato. Vi è poi il modo sgradevolissimo con cui Goethe sfruttava le persone, soprattutto le donne, come semplici tappe del suo sviluppo spirituale, che, una volta assolto questo compito, venivano come lasciate cadere nel vuoto, quasi si trattasse di semplici strumenti, e non di esseri umani. Si può essere tuttavia indulgenti con Schweitzer, se si pensa che solo pochi autori di lingua tedesca hanno osato porsi di fronte a Goethe in modo critico. Me ne vengono in mente solo due: Robert Musil, nel suo " Discorso in onore di Rilke", e Thomas Bernhard, in " Goethe muore" e in " Antichi maestri".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore