Per la gente comune l'idea o il bisogno di giustizia sgorgano spesso dall'aver subito un'ingiustizia: ne hanno perciò un'idea concreta, che deriva da un'esperienza personale e che richiede una risposta altrettanto personale (restituiva, riparatrice, risarcitoria). I filosofi e i giuristi da secoli elaborano invece teorie di portata universale costruite su misura per un mondo ideale la cui declinazione tuttavia risulta lontana ed estranea alle domande particolari delle vittime. Riconsiderando le ferite inferte dai più efferati crimini contro l'umanità, di cui il secolo XX è stato spettatore, ma anche i più sconvolgenti misfatti odierni, vien da pensare che il diritto penale, così come concepito e sedimentato nella tradizione giuridica occidentale, finisca per risultare disumano ed inefficace, se non si incontra con il mondo di senso di quella che l'autore definisce l'etica popolare.)
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