I ed.: 1931. Collana Scrittori Italiani con Notizie storiche e Analisi estetiche.XVI grande/ 106/ brossura in cartoncino liscio avorio con ornati in giallo chiaro/verde oliva/n, con titoli in nerde oliva e nero e con unj ritratto in b/n del Baretti al primo piatto. Stato buono (leggera usura della copertina, in particolare ai margini - copertina e pagine leggermente brunite). Indice delle "Pagine scelte": Suo carattere (Lett. a Camillo Zampieri da Venezia, 6 maggio 1747) - Unepisodio della sua vita ("Stanze al p. Serafino Bianchi") - "Al molto onestissimo sig. dott. Biagio Schiavo da Este" ("Lettere ad un suo amico di Milano ecc.") - Un'allegra vendetta contro lo Schiavo (id.) - Combatte il verso sciolto in favore della rima nei suoi componimenti teatrali ("Tragedie di Pier Cornelio ecc.") - Superiorità del teatro francese su quello italiano (id.) - Contro Giuseppe Bartoli e la scioperataggine erudita del suo tempo ("Primo Cicalamento ecc.") - Narra i casi occorsogli per la polemica col Bartoli (Lettera a Giovanni Luini da Torino, 18 marzo 1750) - Valore e importanza della coltura e civiltà inglese ("Dizionario Inglese Italiano ecc.") - "Addio, Inghilterra mia bella" ("Lettere familiari a' suoi tre fratelli ecc.") - Difetti e buone qualità del popolo inglese (id.) - Strazio e ruine del terremoto di Lisbona dal 1° novembre 1755 (id.) - Incontro disgustoso con alcuni plebei portoghesi (id.) - Descrive comicamente un suo colloquio col podestà di Talavera (id.) - Giorni di sconforto e di malinconia (Lett. a Francesco Carcano da Venezia, 16 aprile 1763) - Contro le opere moderne noiose, o senza sostanza, o male scritte o inutili ("Frusta Letteraria") - Deride l'Accademia d'Arcadia (id.) - Preferisce studiar l'uomo che gli inutili avanzi di una remota antichità (id.) - La "Divina Commedia" istruisce ma non diletta (id.) - "Pamela fanciulla, commedia di Carlo Goldoni" (id.) - "Opere drammatiche dell'abate Pietro Metastasio poeta cesareo" (id.) - "Prefazione alla vita di Benvenuto Cellini" (id.) - "Rime di M. Pietro Bembo" (id.) - Sfogo atrabiliare (Lett. a Francesco Carcano da Venezia, 30 marzo 1765) - Un curioso accidente viaggiando pel Monferrato ("Scelta di lettere familiari ecc.") - Contro la pedantesca affettazione dei toscaneggianti e la sbagliata licenza degli avversari della Crusca (id.) - Contro il mal vezzo di dir male del proprio secolo e della propria patria (id.) - Gli uomini dabbene non devono essere avviliti per ogni piccolo errore che commettono (Lett. a Filippo da Londra, 16 luglio 1776). . 106. . . buono. . .
I ed.: 1931. Collana Scrittori Italiani con Notizie storiche e Analisi estetiche.XVI grande/ 106/ brossura in cartoncino liscio avorio con ornati in giallo chiaro/verde oliva/n, con titoli in nerde oliva e nero e con unj ritratto in b/n del Baretti al primo piatto. Stato buono (leggera usura della copertina, in particolare ai margini - copertina e pagine leggermente brunite). Indice delle "Pagine scelte": Suo carattere (Lett. a Camillo Zampieri da Venezia, 6 maggio 1747) - Unepisodio della sua vita ("Stanze al p. Serafino Bianchi") - "Al molto onestissimo sig. dott. Biagio Schiavo da Este" ("Lettere ad un suo amico di Milano ecc.") - Un'allegra vendetta contro lo Schiavo (id.) - Combatte il verso sciolto in favore della rima nei suoi componimenti teatrali ("Tragedie di Pier Cornelio ecc.") - Superiorità del teatro francese su quello italiano (id.) - Contro Giuseppe Bartoli e la scioperataggine erudita del suo tempo ("Primo Cicalamento ecc.") - Narra i casi occorsogli per la polemica col Bartoli (Lettera a Giovanni Luini da Torino, 18 marzo 1750) - Valore e importanza della coltura e civiltà inglese ("Dizionario Inglese Italiano ecc.") - "Addio, Inghilterra mia bella" ("Lettere familiari a' suoi tre fratelli ecc.") - Difetti e buone qualità del popolo inglese (id.) - Strazio e ruine del terremoto di Lisbona dal 1° novembre 1755 (id.) - Incontro disgustoso con alcuni plebei portoghesi (id.) - Descrive comicamente un suo colloquio col podestà di Talavera (id.) - Giorni di sconforto e di malinconia (Lett. a Francesco Carcano da Venezia, 16 aprile 1763) - Contro le opere moderne noiose, o senza sostanza, o male scritte o inutili ("Frusta Letteraria") - Deride l'Accademia d'Arcadia (id.) - Preferisce studiar l'uomo che gli inutili avanzi di una remota antichità (id.) - La "Divina Commedia" istruisce ma non diletta (id.) - "Pamela fanciulla, commedia di Carlo Goldoni" (id.) - "Opere drammatiche dell'abate Pietro Metastasio poeta cesareo" (id.) - "Prefazione alla vita di Benvenuto Cellini" (id.) - "Rime di M. Pietro Bembo" (id.) - Sfogo atrabiliare (Lett. a Francesco Carcano da Venezia, 30 marzo 1765) - Un curioso accidente viaggiando pel Monferrato ("Scelta di lettere familiari ecc.") - Contro la pedantesca affettazione dei toscaneggianti e la sbagliata licenza degli avversari della Crusca (id.) - Contro il mal vezzo di dir male del proprio secolo e della propria patria (id.) - Gli uomini dabbene non devono essere avviliti per ogni piccolo errore che commettono (Lett. a Filippo da Londra, 16 luglio 1776). . 106. . . buono. . .
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