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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Inizialmente pubblicato su un periodico parigino e solo nel 1936 uscito in volume, Giorni maledetti è la terribile cronaca - ambientata sullo sfondo di due citta, Mosca e Odessa - della guerra civile che insanguinò la Russia tra il 1918 e il 1919.
«Sembrerebbe che il libro in questione sia lo sfogo di un reazionario, incapace di cogliere lo spirito del tempo e quindi l'interesse per il testo sarebbe relatino. E invece, la lettura di I giorni maledetti è un'esperienza affascinante» - Wlodek Goldkorn, Robison
«Un documento straordinario» - Tuttolibri
Protesta appassionata contro la rivoluzione bolscevica e insieme difesa nostalgica delle fondamenta patriarcali della Russia, il libro è uno dei rari resoconti del periodo che avrebbe cambiato per sempre il destino della Russia. Bunin riferisce di conversazioni catturate per strada, cita estratti di giornali e discorsi di personaggi illustri, evoca le grandi figure letterarie e politiche dell'epoca senza nascondere avversioni e antipatie. Tradotto per la prima volta in italiano, "Giorni maledetti" è anche l'unica opera in cui l'autore abbandona il suo abituale e altero riserbo per dare voce alla disperazione personale di fronte alla "catastrofe" rivoluzionaria.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
È difficile trovare un termine che sintetizzi efficacemente la natura di “Giorni maledetti”: diario, raccolta di aneddoti e testimonianze, contenitore di articoli e brani poetici, spazio di riflessione su un’epoca di grandi cambiamenti. Il punto di vista di Ivan Bunin, il primo scrittore russo insignito del Nobel per la letteratura, è tutto fuorché obiettivo; del resto, una cronaca imparziale non era nelle sue intenzioni: avvenimenti e parole vengono registrati non tanto per ricordare, quanto per documentare una congiuntura storica – gli scontri in Russia tra il 1918 e il 1919 – che a suo parere rappresentò una fase di decadimento dell’amata patria.
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