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ho letto questo libro splendido alcuni anni fa, ma il suo ricordo è ancora vivissimo in me. autore assolutamente straordinario, cortazar tocca con rayuela il suo apice. poesia allo stato solido, liquido e gassoso... imperdibile
Rayuela è il romanzo più aperto che mi è mai capitato di leggere. Aperto perchè lo si può leggere praticamente come si vuole, essendo esso nient'altro che una tavolozza di colori straordinari che pone deliberatamente il lettore a scegliere da sè le combinazioni. Aperto perchè 'incompleto', non nel senso che gli manchi un degno finale o una solida struttura -li ha entrambi-, ma perchè pone molte domande alle quali deve essere il lettore a rispondere. Aperto perchè i silenzi di Cortàzar sono addirittura più belli degli stupendi dialoghi di Oliveira. Sono arrivato a conoscerlo leggendo per caso la riflessione di un argentino che scriveva che il romanzo che meglio di tutti ritraeva le inquietudini del Novecento sudamericano non fosse Cent'anni di solitudine ma Rayuela. Sinceramente io, entusiasta di entrambi, non me la sento affatto di mettere uno dei due su un piedistallo a scapito dell'altro, visto che sono entrambi maestosi ma per motivi diversissimi. Il capolavoro di Marquez è epica allo stato puro, nel senso che tutte le riflessioni, i caratteri dei personaggi, sono completamente esteriorizzati nelle loro azioni. C'è da dire che Rayuela è, al contrario, decisamente più metafisico, concede molto spazi ai dubbi esistenziali, alla spietata autoanalisi del protagonista e alla sua ricerca continua del 'centro', di una qualche verità che gli dia una chiave di lettura definitiva del mondo. La grandezza di Rayuela però sta in questo: un libro che voleva essere decisamente 'egocentrico' è riuscito a sviluppare la sua trama e le riflessioni del suo Oliveira in modo così approfondito, e allo stesso tempo così particolare, che non si può far finta di non essere con lui, nei suoi pensieri. Oliveira è un personaggio simbolico: in Oliveira c'è l'inquietudine intellettuale del Novecento, l'uomo visto da mille angolature diverse. Regalatevi il gioco del mondo, trasmette moltissimo, se ne trae un autentico arricchimento. grazie, marco
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