L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Qual è l'origine delle psicosi? Qual è il complesso rapporto fra la cosiddetta malattia mentale e i problemi che travagliano le famiglie? Trasformare uno studio professionale in un Centro di ricerca è la coraggiosa operazione da cui prende le mosse lo sforzo di dare una risposta a tali interrogativi. A questo scopo Maria Selvini Palazzoli ha praticato la terapia familiare in un contesto specialissimo, caratterizzato dalla lunga durata delle sedute (mezza giornata), dalla presenza di un'équipe di terapisti provenienti da esperienze diverse, dalla supervisione diretta (resa possibile dall'uso dello specchio unidirezionale) e dalla riflessione sistematica sugli effetti delle terapie, basata anche sulla registrazione scritta, oltre che audio e video, di tutte le sedute. La Selvini e i suoi collaboratori hanno sperimentato qualcosa di assolutamente nuovo nel campo delle psicoterapie. A centoquarantanove famiglie con figli gravemente disturbati è stata somministrata, nel corso di otto anni, una serie invariabile di prescrizioni da eseguire. Le terapie stesse sono state utilizzate come un potentissimo test, consentendo un lavoro di raffronto che, con le pratiche terapeutiche aabituali, non è possibile. Attraverso la sperimentazione terapeutica, il gruppo degli autori è pervenuto a modellizzare i processi interattivi familiari (chiamati metaforicamente giochi) che conducono un figlio alla psicosi. Molti lettori potranno ritrovare, nelle vicende familiari qui narrate, aspetti di una loro drammatica storia. Gli specialisti del settore psichiatrico ci auguriamo recepiscano il messaggio di questo libro soprattutto come un invito a sottoporre a controllo la ricostruzione dei processi psicotici in esso presentata.
recensione di Quadrino, S., L'Indice 1989, n. 1
Parecchio prima dell'uscita del libro, era già polemica fra i terapisti familiari sulla nuova posizione della scuola di Milano: dall'uso della parola "giochi" per descrivere le manovre senza esclusione di colpi delle famiglie "invischiate", si passava ad una sempre minore simpatia per le famiglie; ad una sempre maggiore aggressività. Almeno questa doveva essere l'impressione, viste le accuse immediate di perdita di rispetto per le famiglie, di perdita della neutralità terapeutica, e così via. Il libro racconta due passaggi cruciali: il passaggio dalla prescrizione paradossale alla prescrizione invariabile; il passaggio dalla connotazione positiva alla connotazione negativa. Passaggi "bruschi ", come è stato detto? Forse e importante ricordare che, fra i principi della scuola di Milano prima maniera, oltre alla circolarità, alla neutralità e alla connotazione positiva, di cui molti sembrano avvertire la nostalgia, c'è, anche, l'utilizzazione degli errori. Dagli errori, o dagli insuccessi, o dalle delusioni, la Selvini e la sua équipe partono nel modo concreto di sempre: chiedendosi "cosa non abbiamo visto?". Imbrogli; istigazioni; umiliazioni; giochi sporchi. Le parole utilizzate suscitano fastidio: così perfide, le famiglie che vede la Selvini? Ma sono descrizioni; metafore. Ci vuole leggerezza mentale, per entrare nei giochi delle famiglie. Niente ricerca della verità. Credo che così vada letto, e usato, questo libro: non come un manuale di terapia (pericolosissimo, a mio avviso, precipitarsi ad applicare le prescrizioni invariabili senza esperienza, meditazione e cautela) n‚ come la guida per capire le famiglie in poche lezioni. È un invito a pensare modelli; a pensare nuovi modelli. In questo senso, è davvero, come sperava la Selvini stessa, un 'iniezione di linea nuova per chi lavora in questo campo.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore