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Un libro scritto a quattro mani, uscito più di quarant’anni fa (1975), viene riproposto, con l’aggiunta di due postfazioni, a una nuova generazione di lettrici e lettori. Un libro anomalo, come anomala è stata la sua fortuna. Molto criticato dagli addetti ai lavori, con qualche notevole eccezione; dimenticato in Italia, ma tradotto recentemente in spagnolo (Guadalajara, Messico, 2020), Giochi di pazienza ricompare in un momento in cui i seminari a distanza, per via telematica, si configurano nelle università di tutto il mondo come una risposta (che ci si augura provvisoria) alla crisi provocata dalla pandemia.
«Un volume accademico ricco e complesso che si dipana fra religiosità popolare e Chiesa cattolica, Riforma protestante e Controriforma, agostinismo e pelagianesimo, e che approda all'idea di una via tutta italiana alla Riforma delle istituzioni ecclesiastiche» - Gianfranco Marrone, TuttoLibri
Ma che cos’è, propriamente, un seminario? Come funziona una ricerca collettiva? Questo che presentiamo è per l’appunto il resoconto di un seminario svolto dai due autori con un gruppo di studenti dell’università di Bologna, sul testo religioso più famoso e discusso del Cinquecento italiano: il Beneficio di Cristo. Non una ricerca compiuta, quindi, ma piuttosto gli «errori» (in senso sia letterale che figurato) e gli andirivieni della ricerca. Il labirintico alternarsi di ipotesi e di controipotesi, di dissezioni testuali e di opzioni interpretative, finisce col presentare un’immagine del lavoro dello storico alquanto diversa da quella, pulita e asettica, diffusa magari con la complicità dei metodologi più autorevoli. Un’immagine più «sporca», dove il caso e i presupposti (o i pregiudizi?) ideologici intervengono in maniera imprevedibile nel rigoroso «gioco di pazienza» dell’analisi testuale e della scoperta erudita. Un vero e proprio «giallo» filologico, sarcastico e autoironico. La proposta che è al centro di questo libro, nato in età pre-elettronica, è più che mai attuale: la «lettura lenta» di un testo potrà, e dovrà, intrecciarsi al velocissimo girovagare negli spazi invisibili della rete.Indice
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