L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il testo oscilla tra due poli: il lavoro come produzione di opere (*ars*) e il lavoro come operazione sopra l’uomo (*ars regia*). Per Zallio è anche l’occasione di rivelare a se stessa la lingua “mossa da passione” e mobile come l’acqua. Ma l’acqua deve prendere la forma di un involucro, con il risultato che la storia del “pittore Grimaldi Gino” rischia di apparire – e forse è – un pretesto per dire altro: la lingua scoperta, poi schiacciata e ritrovata, l’infanzia come gloria della diversità, la parola come suono (“Il ritmo contiene il nome”). Come tutto ciò che è al limite del ‘religioso’, la materia del libro può essere letta in un senso povero o in un senso altissimo: la presenza di Eros, come grandissima sensualità e grandissima assenza del corpo, fino al *vuoto* e al *nirvana*; la solitudine del Leone-pittore, che è in realtà un paziente isolato e sempre in realtà un artista “tutto suo”. Il lettore è libero di privilegiare il senso povero (sesso che manca, oscenità gratuita delle figure di Cogoleto, isolamento dello psicotico), sapendo di non sbagliare del tutto: ma per la *forma mentis* di Paola Zallio non esiste assenza che non sia anche presenza (“io non manco mai”), né malattia mentale che non si ribalti in una superiorità della percezione (estetica: arte del sentire). La sua idea di femminilità – più metafisica che realmente incarnata in un sesso visibile e sociale – è destinata alla diversità della lingua-acqua: infatti “femmina” contiene molte “anime” e “mani”. Così il suono contiene la storia, la organizza e la precede.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore