Vienna, Opera di Stato, 1983.
Dramma lirico in tre atti e cinque quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, tratto dall’omonima fiaba teatrale di Gozzi (1762). Rimase incompiuta: alla prima, giunto alla fine della composizione, il direttore d’orchestra Toscanini depose la bacchetta e disse commosso: “Qui il maestro è morto”.
Personaggi
Turandot, principessa (soprano)
Altoum, suo padre, imperatore della Cina (tenore)
Timur, re tartaro spodestato (basso)
Calaf, il Principe Ignoto, figlio di Timur (tenore)
Liù, giovane schiava, guida di Timur (soprano)
Ping, Gran Cancelliere (baritono)
Pang, Gran Provveditore (tenore)
Pong, Gran Cuciniere (tenore)
Atto I
Davanti alle mura e al palazzo imperiale a Pechino, il mandarino annuncia alla folla che il principe di Persia, non avendo sciolto gli enigmi di Turandot, verrà decapitato. Assistono all’annuncio il vecchio re tartaro spodestato Timur, suo figlio Calaf e la schiava Liù, che è innamorata senza speranza del principe. La folla invoca la grazia per il condannato, ma Turandot la nega. Calaf, nel vederla, se ne innamora e decide di tentare anche lui la prova, invano dissuaso da Ping, Pang e Pong, ministri del regno, dal padre e da Liù.
Atto II
Davanti a un siparietto che raffigura un suntuoso padiglione, Ping, Pang e Pong rievocano la storia della crudele principessa, per la quale dodici principi sono morti. Le trombe annunciano l’inizio della prova per Calaf, che si presenta com Principe Ignoto. In un piazzale con un’enorme scalea sulla quale è posto il trono imperiale, appare Turandot che spiega le ragioni della sua crudele pretesa: con essa vuole vendicare l’onta subita una notte dalla sua ava Lou-Ling. Invano l’imperatore cerca di dissuadere Calaf dall’affrontare la prova: per tre volte Calaf si dichiara disposto, riuscendo a risolvere gli enigmi. Turandot, sconfitta, cade nella più cupa disperazione; allora Calaf si dichiara a sua volta pronto a morire se essa riuscirà a indovinare il suo nome prima dell’alba.
Atto III
Nel giardino della reggia, Calaf è sicuro della vittoria. I tre dignitari, per sapere il suo nome, gli offrono invano, oltre alla fuga, oro e schiave. Trascinati in mezzo a clamori giungono intanto Timur e Liù, legati e insanguinati, che si sospettano essere a conoscenza del nome dell’Ignoto. Liù proclama di conoscere solo lei quel nome, ma non lo dirà mai a Turandot perché ama Calaf. Torturata, Liù si uccide mentre la folla si disperde. Turandot turbata e già attratta da Calaf, si fa baciare da lui che le svela il suo nome. Sulla scala del trono appaiono alla folla l’imperatore, Turandot e Calaf. La principessa annuncia di conoscere il nome dello straniero: Amore.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
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