Arena di Verona, 2004.
Opera in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa.
Personaggi principali
Madama Butterfly, Cio-Cio-San (soprano)
B.F. Pinkerton, tenente della marina degli Stati Uniti (tenore)
Suzuki, servente di Cio-Cio-San (mezzosoprano)
Sharpless, console degli Stati Uniti a Nagasaki (baritono)
Goro, nakodo (tenore)
Lo zio Bonzo (basso)
Il Principe Yamadori (tenore)
Kate Pinkerton (mezzosoprano)
Yakusidé (basso)
La zia (soprano)
La cugina (soprano)
Atto I
In una casa con giardino, a Nagasaki. Il tenente della marina Pinkerton attende il corteo nuziale della sua sposa, la geisha Cio-Cio-San detta Madama Butterfly. Goro, sensale di matrimoni, gli presenta l’ancella Suzuki. Giunge il console americano Sherpless e Pinkerton descrive all’amico i pregi di Butterfly, aggiungendo che si sposa secondo la legge giapponese, non riconosciuta dagli Stati Uniti. Sharpless replica che però per Butterfly è cosa seria. Intanto arriva Butterfly, che presenta i parenti al futuro marito. È appena terminata la cerimonia che irrompe lo zio bonzo di Butterfly, maledicendola per aver tradito la religione degli avi. Pinkerton lo scacci e rimane finalmente solo con Butterfly.
Atto II
In una stanza della sua casa Butterfly, col bimbo nato dal matrimonio, discorre con Suzuki. Pinkerton è partito, promettendo di tornare a primavera; ma da tre anni non dà notizia di sé. Nonostante i dubbi di Suzuki, Butterfly è fiduciosa; tanto che Sharpless, giunto insieme a Goro, non osa leggerle la lettera i cui Pinkerton annuncia il suo arrivo e il suo nuovo matrimonio con un’americana. Ella non dà ascolto a Goro che, ricordandole che per la legge giapponese è ormai libera, le propone nuovi pretendenti: congeda anzi il nobile e ricco Yamadori, presentatosi a rinnovare le sue proposte. Quando Sharpless tenta di prepararla alla notizia dell’abbandono, Butterfly gli mostra il figlio di cui Pinkerton ignora l’esistenza. Allontanatosi il console verso la nave di cui un colpo di cannone ha annunciato l’atteso arrivo, Butterfly infiora la casa e indossa le vesti nuziali. Accoccolata sulla stuoia, veglia in attesa del marito.
Atto III
Butterfly si allontana dalla stanza con il bimbo addormentato, dopo aver atteso inutilmente. Poco dopo, con la moglie e Sharpless, giunge Pinkerton: Suzuki va a chiamare Butterfly. Pinkerton contempla la casa con vago rimpianto e, non avendo il coraggio di vedere Butterfly, esce mentre ella fa il suo ingresso con il bambino. Nel vedere l’americana, comprende. Suzuki cerca di farle coraggio, Sharpless le suggerisce di affidare il bambino a Pinkerton. Improvvisamente calma, Butterfly promette di consegnare il bambino tra mezz’ora. Rimasta sola, indossa la sciarpa cerimoniale e prende il pugnale con il quale “si muore con onore” come dice la scritta che vi è incisa. Abbraccia il figlio, gli benda gli occhi, gli dà dei giocattoli. Poi, dietro un paravento, si fa harakiri. Pinkerton, che la chiamava, compare sulla soglia insieme a Sharpless: ma Butterfly, trascinatasi accanto al bambino, è morta.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
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