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Il crimine di genocidio, definito dalla Convenzione Onu del 1948 e oggi dall'art. 6 dello Statuto di Roma, è abitualmente considerato il più grave crimine internazionale perchà© si caratterizza per la finalità perseguita dall'agente di distruggere in tutto o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Il testo di Leotta, che risulta oggi, in ambito giuridico, il più ampio lavoro in lingua italiana sul tema, si divide in due parti e propone dapprima una trattazione storica sulla definizione penalistica del genocidio, approfondendo in particolare i lavori di Raphael Lemkin (1900-1959), inventore del termine, e i processi di Norimberga; quindi offre, nella seconda parte, un'ampia panoramica della giurisprudenza dei Tribunali internazionali nell'applicazione delle fonti incriminatrici. Corredato di un'ampia bibliografia anche in ambito storiografico, oltre che strettamente giuridico, propone peraltro all'attenzione del lettore un interessante precedente linguistico della parola "genocidio", costituito dal concetto di "nazionicidio", già usato da Franà§ois-Noà"l Babeuf (1760-1797) nel 1794.
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