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Se avete visto Carnage è probabile che vi ritroviate le medesime atmosfere ma ancora più cupe, dato che l’apparenza borghese con la quale i differenti caratteri, solo inizialmente amichevoli, si avvicinano è direttamente proporzionale alla velocità con la quale esplodono entrando in contatto fra loro. Difatti se nella pellicola diretta da Roman Polański la causa scatenante del litigio fra adulti era uno screzio fra adolescenti, in tal caso non c’è traccia di alcun litigio. I bambini giocano placidamente in salotto mentre gli adulti, ognuno con il proprio background e le proprie storie di adattamento alla vita, vengono nell’arco di una serata letteralmente alle mani e per screzi mai veramente risolti. All’interno dell’abitazione di Simona, visto come alla stregua di un palcoscenico (la pellicola è l’adattamento dello spettacolo teatrale Palloncini di Coletti e Scotti) si possono incontrare differenti generi umani: dai genitori affascinati dallo stile di vita New age, al padre disoccupato che sceglie di fare le veci della moglie e madre. Dal padre da poco diviso e con la totale abnegazione al lavoro, fino alla coppia di ragazze che ha deciso di avere un figlio grazie alla fecondazione assistita. Nel mezzo a tutte queste incomprensioni che si vengono a creare la vita dei figli è quasi del tutto ignorata a beneficio di quella degli adulti, ma solo fino a un cambio di registro che sarà fissato dal festeggiato (Filippo) che spariglierà le carte in tavola. Nessuno fra gli interpreti eccelle rispetto agli altri, ma tutti assieme riescono perfettamente a portare la pellicola verso un finale che è ben più di un semplice sguardo di speranza verso il futuro.
Mi aspettavo una commediola leggera e invece ho trovato un film dalle mille sfaccettature, tragicomico e sul finale anche grottesco, ma soprattutto davvero ben interpretato. Lo riassumerei così: ecco cosa succederebbe se alle festicciole di compleanno tutti alla fine dicessero esattamente quello che pensano.
Un ricco cast di bravi attori italiani nei panni di genitori di bambini di otto anni. Sono tutti invitati a casa di Simona in occasione della festa di compleanno di suo figlio, ma dal confronto tra tutti i genitori emergeranno tutte le imperfezioni e le ipocrisie che mostreranno a ognuno di loro di non essere il massimo nel ruolo di genitori.
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