Riccioli biondi e corta tunica, Vittorio Gassman, nei panni di Giove palleggia sull'Olimpo avversato da giovani dee cestiste e va in canestro. Barba folta e occhio tenebroso da Mangiafuoco, punzecchiato da Giorgio Manganelli, decanta le doti del grande burattinaio. L'eterna sigaretta tra le dita, una Lacoste a sottolineare la bellezza sportiva, l'espressione da principe illuminato, gira tra i caschi gialli nelle officine siderurgiche dell'Italsider di Taranto per diffondere il "verbo" del teatro. Bardato nel costume del condottiero Brancaleone, investe il presentatore Corrado con la durlindana, ingaggiandolo in una battaglia contro "li videi che ci condizionano e ci tenzonano". Sono soltanto alcune delle tantissime apparizioni di Gassman in quasi cinquant'anni di televisione. Una presenza multiforme, in cui si intrecciano teatro, poesia, varietà, giornalismo, fiction, sketch pubblicitari. La televisione è stata una sorta di seconda pelle per Gassman, segnata da esperienze, caratteri, umori che sono anche quelli di una parte importante della storia della cultura e del costume italiani. Al "teatro delle telecamere" Vittorio Gassman ha regalato la parola teatrale, il divertimento insieme leggero e colto, il progetto educativo, la confessione delle proprie fragilità, l'ironia, la presenza generosa, e tanta passione civile.
Il libro di Luisella Bolla e Flaminia Cardini racconta la vita televisiva di Vittorio Gassman, il "mattatore" per eccellenza. Il video, con la regia di Emanuele Salce e Tommaso Pagliai, è stato realizzato su materiali dell'Archivio Rai e su repertori d'immagini private dell'attore, riunendo e collegando testimonianze, opere teatrali, recital di poesie, spettacoli di varietà e brani inediti.
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