Il gallo cantò ancora. Storia critica della Chiesa

Per Marco a Cafarnao Gesù guarì molti, per Matteo Gesù guarì tutti. A Gerico fu guarito un solo cieco, contro i due di Matteo.Il fico si seccò il giorno dopo, per Matteo immediatamente.Secondo Luca un solo ladrone insultava Gesù,l'altro era buono, per Matteo entrambi lo oltraggiavano. La prossima volta che parliamo con un credente chiediamo se è al corrente di questa ridondanza di Matteo, e come la spiega. Sembra quasi di scorgere una ansia particolare dell'autore di voler autenticare con certezza i racconti. Fatti, numeri, portiamo il discorso sulle cose concrete, non su opinioni e considerazioni spicciole.Certo nella versione CEI che ho io , una nota definisce la scrittura di Matteo un suo stile. Invece per la razionalità è normale cominciare a sospettare che nella Bibbia che leggiamo non ci siano altro che manipolazioni.Analogo discorso può essere fatto per le presunte profezie.Domandiamo in quali passi veterotestamentari è prefigurata la morte in croce di Gesù. Faccio una piccola nota personale. Deschner era nato nel 1924.La prima edizione di questo libro risale al 1962.Entrambe le date sono in qualche modo legate alla mia vita.Potrei facilmente scorgere in esse un segno,un messaggio rivolto a me. Questo per dire come sia facile banalizzare e farsi affascinere da fumose suggestioni. La verità è che dovremmo smettere tutti di interpretare la realtà, ed accettarla per quello che è.Forse abbiamo tutti un disperato bisogno d'amore come nella canzone.Chi se lo aspetta dalla Bibbia continui a leggerla, e non legga il libro di Deschner.Questo libro lo consiglio a chiunque abbia il coraggio e la maturità di percorrere da solo il cammino nella vita, qualunque esso sia.

Ho riletto dopo qualche anno questo documentatissimo volume (con migliaia di riferimenenti). Credo che tutte le persone, sia credenti che agnostiche, dovrebbero leggerlo con attenzione, in modo da conoscere le vicende di un' istituzione puramente terrena (= un'industria) che di soprannaturale non ha nulla. Credulità dal basso e imbrogli dall'alto: ecco la ricetta immortale per le truffe, comprese quelle economico-finanziarie del giorno d'oggi!

Il testo è suddiviso in 4 libri: Libro Primo (I Vangeli e il loro retroterra storico-culturale) tra gli argomenti trattati: La confutazione della storicità di Gesù, Il culto di Mitra e il Cristianesimo, I Vangeli al vaglio della critica. - Libro Secondo (Paolo) tra gli arg. tratt.: Da Gesù a Cristo, L'antifemminismo della Chiesa antica e le sue conseguenze. - Libro Terzo (Il Cattolicesimo primitivo) tra gli arg. tratt.: La costruzione dell'apparato gerarchico, Perché Gesù non può aver fondato una Chiesa, L'irruzione delle religioni misteriche, L'affinità tra le religioni pagana e cristiana nel giudizio dei Padri della Chiesa, Il fiume di sangue della Chiesa. - Libro Quarto (La Chiesa trionfante) tra gli arg. tratt.: il Concilio di Nicea, La Chiesa e la tolleranza, Alcune osservazioni sull'Inquisizione, Il pacifismo di Gesù e i sotterfugi della Chiesa. Dalla postfazione dell'Autore: "Il figlio di un pastore protestante [...] recentemente mi ha detto: «Si può trattare tutto in un modo o in un altro». Sì, è possibile. Ma è anche possibile leggere le fonti ed è possibile porre a confronto gli argomenti dell'una con quelli dell'altra parte. A questo io esorto. In primo luogo allo studio delle letteratura protocristiana, specie della Bibbia, la cui lettura la Chiesa, per quanto oggi la sostenga, non a caso ha proibito per secoli al popolo. [...] Raccomando in modo particolare la lettura di opere cattoliche, col presupposto tuttavia che siano confrontate almeno con alcune opere dei loro avversari. Non è mai possibile convincersi al meglio della verità storica se non mediante simili raffronti". Io questa la chiamo onestà intellettuale. Un libro splendido: ben scritto e ben strutturato, ricchissimo di citazioni (documentate), necessario direi per chiunque voglia approfondire la tematica. Forse non è un caso se: «Le chiese cristiane vivono grazie al fatto che i loro seguaci non conoscono la storia della loro stessa chiesa» (cit. Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente).