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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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Un libro dalla travolgente forza espressiva, dall’audace impeto, dalla soave ma decisa intensità. Un libro che appassiona, che rende vivida e possente la dolcezza della sua lettura. Tante storie, tanti momenti, tanti personaggi e tante idee, che si incrociano in un’unica grande storia e in un solo grande universale concetto, quello della bellezza. Quella bellezza così eterna, così vera, così straordinariamente preziosa e di cui ogni pagina è profondamente intrisa. Tante storie che avvincono, che tra loro si intrecciano, che sorprendono nella loro eclettica, ma perfettamente riuscita mescolanza. Storie che abbracciano mondi apparentemente distanti e fra loro assolutamente lontani, ma che sono in realtà sempre indissolubilmente legati e accomunati da un unico filo conduttore, quello della poesia. Ed è proprio il genio poetico dell’autore che si manifesta in ogni pagina, è la poesia che assurge a solo grande centro di ogni racconto: la meticolosa scelta di studiati e attenti richiami a tutta la pienezza dello scibile umano, le dotte ed elegantissime citazioni, i calzanti approfondimenti e infine la fitta rete di connessioni contribuiscono a rendere questo libro un vero e proprio, grande capolavoro. Un vero e proprio viaggio nei sottili meandri della bellezza universale, una ricerca di se stessi in altri mondi, un tuffo nel nostro passato ma al contempo un’analisi del nostro presente, tutto questo attraverso lo strumento più nobile, più incredibile, perfetto e straordinario che agli uomini potesse mai essere donato: la poesia.
“Fugaci ritratti”, di Biagio Riccio C’è l’artista, il poeta dei colori attraverso i quali egli esprime tutto il suo mondo, l’idea della bellezza universale mista ad un sentimento di una ragione possibile che s’intenda col cuore. Quei colori, nelle varie tonalità, con le loro sfumature, compongono “l’idea resa immagine”, unico e sintetico segno esteriore, strumento comunicativo che traduce l’anima del’artista e la consegna al mondo. C’è, poi, un altro artista, il poeta della parola, il saggista che unendo in una variegata, policroma silloge emotiva momenti unici colti dall’infinito desiderio umano di bellezza, di equilibrio fra cuore e ragione, tende a trasformare in una visione estetizzante l’intera esistenza umana, realizzando quel collante fra Mito, Bellezza, Amore e Realtà, tanto necessario all’uomo moderno per ritrovare la pace interiore e vivere la propria esistenza concretizzando quell’Umanesimo Integrale, quasi metafora del Divino universale fuso nella diaspora della Civiltà umana. Ecco, Biagio Riccio, con i suoi “Fugaci ritratti, unisce e rende stabile l’apparente transitorietà di “monadi universali”, aspetti del sentimento umano trasformati nei millenni in Valori Metafisici, attraverso il Mito e una full-immersion nella sensibilità umana tesa al trascendente: Amore, Bellezza, Giustizia, Poesia, Arte. Ho letto con piacere “Fugaci ritratti”: scritti più con la penna del letterato e dell’esteta che con quella del giurista, quale è Biagio Riccio nella sua vita professionale. In quei “Ritratti” ritrovi un profondo amore per la cultura classica. Anche laddove il saggista diventa indiretto censore della “brutalità” di un’applicazione schematica della norma (il caso Tortora), oppure laddove evidenzia i limiti di uno Stato di diritto che non sostiene i suoi Eroi (il caso Falcone) , Biagio Riccio riesce sempre a trasmettere serenità di giudizio, staccandosi dalla cronaca per elevarsi all’oggettiva valutazione dello storico. BUONA LETTURA . Francesco Iorio
"Fugaci ritratti" dell'Avv. Biagio Riccio è un distillato di cultura dell'odierno filosofo, ossia dell'amante del sapere, qual è certamente l'autore. Egli condensa, racchiude, ricama in poche, ma giuste, pagine l'oggetto del proprio approfondito studio, matto e disperatissimo. Che si parli di storia, di filosofia o di costume regala al lettore le linee guida per conoscere, per poi approfondire, questo o quel personaggio, questo o quel particolare momento storico. La stella polare è il sapere, la conoscenza che nasce dal dubbio, dalla domanda in un mondo che fallacemente sembra avere una risposta ad ogni cosa, anzi la anticipa prima ancor che la si ponga. La prefazione del Prof. Vittorio Sgarbi impreziosisce, senza eguali, un pamphlet da portare sempre con sé: ogni rilettura, certamente, regalerà nuovi spunti di riflessione.
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